Cultura/ARTICOLO

L'urgenza e la pazienza: Toussaint all'Istituto Francese

Il libro dello scrittore belga ha conquistato le classifiche di vendita in Francia, Belgio, Svizzera e Paesi Bassi

/ Elisabetta Vagaggini
Mar 10 Dicembre, 2013
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Come si diventa scrittori? Perché si diventa scrittori? In che modo le parole entrano dentro di noi e diventano pensiero? Quali sono le forme attraverso le quali le parole e i pensieri che produciamo nella nostra mente trasformano la nostra vita e le nostre azioni? Quali sono i concetti che guidano la scrittura?

Sono questi gli interrogativi che Jean-Philippe Toussaint si pone nel suo ultimo libro L'urgenza e la pazienza, che sarà presentato martedì 28 maggio, alle ore 18.00, all'Istituto Francese di Firenze (Piazza Ognissanti, 2) introdotto dal critico Gabriele Rizza.

Il libro di Jean-Philippe Toussaint - ormai considerato uno dei più importanti scrittori europei, protagonista alcuni mesi orsono di una mostra monografica sulla sua arte addirittura all'interno del Museo del Louvre di Parigi - è un testo paragonabile forse alle celeberrime Lezioni Americane di Italo Calvino, e che, caso più unico che raro, è riuscito a conquistare le vette delle classifiche di vendita in Francia, Belgio, Svizzera e Paesi Bassi. Tradotto in una decina di lingue, L'urgenza e la pazienza è un saggio di estetica e di epistemologia di una profondità assoluta ma che si legge con la semplicità di un racconto, che regala la bellezza di una scrittura sublime e una ricchezza di idee e di spunti capace di allargare il pensiero e stimolare il ragionamento, parlando di Samuel Beckett e di Fedor Dostoevskij, di Marcel Proust e di Vladimir Nabokov, di Edmund White e di Blaise Pascal con la leggerezza bella con cui si potrebbe parlare di paesaggi o di avventure dello spirito. Jean-Philippe Toussaint, scrittore e regista belga di lingua francese, nato a Bruxelles nel 1957, dopo gli studi all'Università della Sorbona si è dedicato all'insegnamento superiore in un liceo algerino.

Erede della grande tradizione del nouvea roman francese, osservatore distaccato e minimalista del quotidiano e delle sue assurdità, è arrivato al successo nel 1985 con il suo romanzo d'esordio La salle de bain, dal quale è stato tratto il film omonimo diretto da J. Lvoff (1989). Tra gli altri romanzi si ricordano: La Télévision (1997); Faire l'amour (2002), storia di disamore e di disagio esistenziale ambientata a Tokio; Fuir (2005), vincitore del Prix Médicis 2005; La mélancolie de Zidane (2006); La vérité sur Marie (2009). È stato anche regista e sceneggiatore di film, alcuni dei quali tratti da suoi libri: Monsieur (1990), La Sévillane (1992), La patinoire (1998).
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