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Maggio Fiorentino: svolta storica Firmato il contratto integrativo

Intesa con i sindacati per un piano triennale di risanamento. Si apre una nuova fase tra esuberi, tagli contrattuali e rilancio delle attività

/ Costanza Baldini
Mer 8 Gennaio, 2014

Francesco Bianchi, il commissario straordinario del Maggio Musicale Fiorentino, ha dato alla stampa un annuncio storico: è stato firmato, infatti, il nuovo contratto aziendale, un passo essenziale per il rilancio del teatro. Bianchi nominato un anno fa da Lorenzo Ornaghi, ministro per i beni e le attività culturali, e il cui mandato è in scadenza il prossimo 31 gennaio, ha dichiarato che è stata scongiurata la liquidazione coatta.

Grazie alla nuova Legge 122 può adesso prendere il via il piano di risanamento triennale. "Sono stati mesi di confronto duro e deciso con le associazioni sindacali ma aperto e civile, con un senso di responsabilità di tutti" - ha detto il commissario - "considerato il fatto che per tre mesi, da ottobre a dicembre, c'è stato un ritardo nel pagamento degli stipendi è incredibile che non ci sia stata neanche un'ora di sciopero. Un risultato di compattezza della squadra dirigenziale del teatro che è riuscita a non rallentare mai il ritmo di lavoro".

Venendo al dunque il nuovo contratto integrativo prevede 55 eccedenze, di cui sei saranno riassorbite dentro l'azienda per coprire posizioni vacanti, il resto sarà invece trasferito all'Ales (Arte Lavoro e Servizi S.p.A. la società in house del ministero per i beni e le attività culturali). E' un contratto che per tre anni abolisce i passaggi automatici di livello. Un passaggio storico per le fondazioni liriche. Nell'organigramma funzionale  sarà inserito anche il controllo di gestione che fino ad ora mancava.

Resteranno attivi i laboratori scenici e rimarranno interni i servizi al pubblici e la biglietteria. Sarà invece esternalizzato il servizio delle paghe. Nella nuova fase del teatro si avrà il distacco del corpo di ballo che sarà affidato ad una società esterna ancora in via di definizione e la cui nomina avverrà a giorni. La compagnia di ballo dovrà impegnarsi ad offrire 30 spettacoli l'anno.

Questa esternalizzazione inciderà per un milione e mezzo di euro l'anno in meno, mentre il passaggio da 362 a 310 dipendenti farà risparmiare due milioni e mezzo di euro, per un totale complessivo di quattro milioni circa. I guadagni futuri, ha dichiarato Bianchi, verranno reinvestiti nella produzione del teatro. In particolare nel triennio saranno spesi due milioni e mezzo nella comunicazione e nel marketing per incrementare l'acquisto online dei biglietti. La vendita sul web costituisce per adesso il 18% del fatturato, si punta al 75% nel 2016. Un altro progetto è quello di vendere i biglietti del teatro anche attraversp gli sportelli bancari come avviene, per esempio, per l'Arena di Verona che ha un accordo con Unicredit.

Il Maggio Musicale Fiorentino è la prima fondazione lirica in Italia a presentare un piano di risanamento triennale secondo la Legge 122. "Il teatro è adesso una macchina efficiente che cammina con le proprie gambe e centra l'obiettivo del rilancio" ha concluso Francesco Bianchi.

Quest'anno sarà raggiunto anche il pareggio di bilancio grazie allo stralcio di debito bancario che "cancellerà" l'80% dei 15 milioni di euro che il teatro avrebbe dovuto pagare alle banche. Solo dal 1° gennaio 2017 il teatro inizierà a pagare gli interessi e dal 2018 inizierà a pagare il capitale. A chi gli ha domandato come ha fatto a convincere le banche il commissario Francesco Bianchi ha diplomaticamente risposto: "chi sa il gioco non lo insegna".

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