Quarantotto ore che hanno messo a dura prova la Toscana. Si sta attenuando la morsa del maltempo che dalla sera del 12 ottobre scorso ha avvolto la regione, concentrandosi soprattutto sull'area di nord-ovest, lungo la direttrice che da Viareggio arriva fino alle porte di Prato, con allagamenti diffusi soprattutto in Versilia, a Capannori ed a Montecatini.
Nella giornata di mercoledì 14 ottobre è stata colpita in particolar modo la lucchesia, con ristagni eccessivi a Capannori e l'area termale, dove - nell'arco di 24 ore - si sono riversate precipitazioni con cumulati superiori ai 110 millimetri. Di poco inferiore ai 100 millimetri la pioggia che ha invece interessato Pistoia e Prato, dove - per qualche ora - il Bisenzio e l'Ombrone pistoiese hanno superato il primo livello di guardia.
Proprio in quelle stesse ore nella sede della Presidenza della Regione è stato redatto il nuovo Piano di Gestione del Rischio Alluvioni che, oltre a individuare le aree pericolose e a rischio idraulico, vuole ridurre le conseguenze negative provocate dalle alluvioni. L'assessore all'ambiente e difesa del suolo Federica Fratoni, insieme al segretario generale dell'Autorità di Bacino dell'Arno Gaia Checcucci, hanno ascoltato le osservazioni, le proposte ed i suggerimenti da parte dei Comuni e degli Enti competenti riguardo al Piano che sarà approvato entro il mese di dicembre.
"Con il Piano per la gestione del rischio alluvioni la Toscana va a dotarsi di uno strumento essenziale per affrontare con più efficacia gli eventi meteo avversi, che negli ultimi anni sono sempre più frequenti e dannosi", ha sottolineato l'assessore all'ambiente e difesa del suolo, Federica Fratoni. "La giornata di oggi rappresenta un momento partecipativo importante, che abbiamo intenzione di ripetere sul territorio, per sviluppare la conoscenza, il coinvolgimento e la condivisione da parte di tutti i soggetti interessati".
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