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Maremma, rientra l'emergenza maltempoDomani l'autopsia delle due sorelle morte

La procura di Grosseto ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo. Il presidente della Regione Rossi chiede la sospensione delle tasse per gli agricoltori.

/ Redazione
Mer 15 Ottobre, 2014
alluvione maremma

E’ stata una notte faticosa quella passata dagli abitanti del grossetano. Il maltempo che ha fatto esondare il torrente Elsa ha travolto l’auto di Marisa e Gaziella Carletti uccidendole.

LA RICOSTRUZIONE

E' stata fissata per domani l'autopsia sulle salme di Graziella e Marisa Carletti, le due sorelle morte nell'auto trascinata via dal torrente Sgrilla nel Grossetano martedì pomeriggio. Ad effettuare l'esame autoptico sarà un'equipe dell'ospedale di Siena. Sabato mattina a Manciano si celebreranno i funerali.

Le due donne travolte dall'ondata di piena in Maremma, erano andate a trovare la madre ultranovantenne, che abita a Marsiliana. Si sono mosse a bordo di una Citroen C3, alla volta di Manciano, verso le 16.30 di martedì. Circa dieci chilometri dopo, sulla Maremmana presso la località Sgrilla, l'esondazione di un fosso, ha travolto la loro auto trascinandola a valle per un chilometro.

Altri automobilisti, anch'essi sorpresi dall'acqua e dal fango che ha invaso la strada e la campagna ben oltre il piccolo alveo del fosso, hanno visto la scena e hanno dato l'allarme. I vigili del fuoco hanno cercato le due donne con l'hovercraft, trovandole poi imprigionate nella vettura.

Le due sorelle erano residenti entrambe nel comune di Manciano. Il veicolo con i due cadaveri è finito in un campo a 60-70 metri dalla strada, ora circondato dal fango. L'auto dove sono morte le due sorelle in Maremma è stata trascinata per oltre un chilometro.

I corpi sono stati rimossi dall'auto ieri mattima. L'autorizzazione a rimuovere il cadavere da parte del magistrato è arrivata in breve tempo ma i vigili del fuoco avrebbero poi avuto difficoltà a raggiungere in piena sicurezza il punto in cui si è fermata l'auto con a bordo le due vittime. I corpi sono poi stati trasportati all'obitorio di Grosseto.

A pochi chilometri di distanza dal luogo dove sono morte le due anziane il 12 novembre 2012 il ponte di Sant'Andrea, in analoghe condizioni meteo, crollò sul fiume Albegna, causando la morte di tre dipendenti dell'Enel che tornavano a casa in auto.

EMERGENZA MALTEMPO RIENTRATA

Emergenza maltempo rientrata in Maremma dove, tuttavia, alcune strade continuano ad essere impraticabili e si sta lavorando per riparare i danni provocati dalle inondazioni. La sala operativa dei vigili del fuoco, appositamente allestita a Marsiliana, è stata chiusa già martedì sera. I 60 nuclei familiari preventivamente allontanati dalle loro abitazioni nella zona di Quarto d'Albegna, a Sgrillozzo e Sgrilla sono rientrati in casa. Ancora molti i problemi da risolvere soprattutto nel comune di Manciano: le strade che collegamento i piccoli centri da Saturnia a San Martino sono ancora impraticabili.

Si continua a spalare fango alle terme di Saturnia dove il resort è stato chiuso e i 150 dipendenti sono stati messi in cassa integrazione dopo l'esondazione del torrente Gattaia.

L'ondata di maltempo in Maremma ha colpito anche la zona delle colline del Fiora. E' crollato un ponte sul torrente Gattaia presso Saturnia dove le stesse terme sono state invase, comprese le piscine, da detriti di acqua e fango. Tecnici volontari del Soccorso Alpino e Speleologico Toscano della Stazione del Monte Amiata, imbarcati sull'elicottero Pegaso 2, hanno portato in salvo persone rimaste bloccate nelle auto lungo le strade alluvionate della Maremma, tra Albinia e Manciano, recuperandole con l'uso del verricello dell'elicottero.

LA DENUNCIA IN PROCURA PER LA MORTE DELLE DUE SORELLE

I familiari di Marisa e Graziella Carletti, le due sorelle morte per l'ondata di piena in Maremma, presentano oggi una denuncia per omicidio colposo contro ignoti alla procura della Repubblica di Grosseto. Lo rende noto l'avvocato Tania Amarugi incaricata dai figli delle due donne. La denuncia, ha spiegato il legale, viene fatta "a tutela dei familiari" nel procedimento aperto con un'inchiesta della procura e anche per tutte "le responsabilità che potranno emergere" dagli accertamenti.

I parenti hanno saputo da Internet che le due donne erano morte. Lo dice Simona De Filippi, figlia di Marisa Carletti: "Io e i miei parenti abbiamo ricevuto una comunicazione dei carabinieri a mezzanotte ma già da circa un paio d'ore sapevamo che erano loro. Poi da parte delle autorità nessun'altra informazione". E anche ieri in ospedale a Orbetello non era stato detot loro nulla.

"Io e mia cugina, figlia di zia Graziella (l'altra vittima, ndr) - continua Simona De Filippi - siamo state avvisate a mezzanotte, ma già avevamo letto su Internet i nomi". Sul modo in cui sua madre e sua zia sono morte lo stanno apprendendo da altri. "Inoltre nessuno ci ha detto niente su quando potremo fare i funerali".

Marisa e Graziella Carletti facevano parte di una famiglia numerosa, otto fratelli, di cui però a questo punto, e anche per altre vicende, vivono ancora cinque, quasi tutti in Maremma tra Pitigliano e Sorano. Un'altra sorella vive a Roma, così come vi viveva Marisa Carletti.

L'INCHIESTA

La procura di Grosseto ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo dopo la morte di Marisa e Graziella Carletti. "Stiamo lavorando a 360 gradi - ha detto il procuratore Francesco Verusio - per capire bene le responsabilità su cosa non è stato fatto". Il riferimento sarebbe in particolare ai lavori e alle opere previste per la sicurezza del territorio dal punto di visto idrogeologico e all'impiego dei fondi stanziati per gli interventi. Il sostituto procuratore che si occupa dell'inchiesta è Maria Navarro. Le salme delle due donne sono tuttora a disposizione dell'Autorità giudiziaria all'obitorio dell'ospedale di Orbetello in attesa che venga disposta l'autopsia.

Il disastro causato nella Maremma grossetana dal maltempo nel 2012 "fu un evento imprevedibile", "ma oggi no, la situazione è diversa". Così il procuratore di Grosseto Francesco Verusio spiega perché la procura ha chiesto l'archiviazione dell'inchiesta sulla morte dei tre dipendenti Enel che morirono dopo che la loro auto precipitò nella voragine apertasi nel ponte di Sant'Andrea, sul fiume Albegna, il 12 novembre 2012. E, facendo un confronto, ha spiegato invece perché oggi il suo ufficio ha aperto, per analoghe situazioni, un'inchiesta a seguito dei decessi delle due sorelle ieri sera presso Manciano e per i danni ingenti subiti di nuovo dal territorio nel bacino dell'Albegna a causa del maltempo.

ROSSI: "CHIEDO LA SOSPENSIONE DELLE TASSE PER GLI AGRICOLTORI"

"Chiediamo un provvedimento analogo a quello di Genova con la sospensione delle tasse per tutti gli agricoltori colpiti e, nello stesso tempo, per questi agricoltori un riconoscimento, anche per le scorte, che deve venire stavolta dal Governo". E' quanto sottolinea il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi anche in un post su Facebook. Sono circa 40 i poderi invasi dalle acque, "se la Regione ha risarcito qualcosa delle alluvioni nel 2012 lo ha fatto grazie a uno stanziamento di fondi regionali pari a 6 milioni. Ora chiederemo lo stato di calamità - osserva Rossi - ma bisogna che anche su questo punto Parlamento e Governo si impegnino".

Il Comune di Manciano ha chiesto il riconoscimento dello stato di calamità per l'ondata di maltempo che ha colpito il suo territorio ieri. Lo ha reso noto il sindaco Marco Galli dicendo che "i danni sono ingentissimi" e che ne "stiamo facendo la conta". "Ipotizziamo la necessità di molti milioni di euro", ha aggiunto il sindaco. Intanto proseguono, anche con volontari, gli interventi di emergenza per liberare dal fango le abitazioni alluvionate e i sopralluoghi per censire i futuri interventi da programmare per ripristinare strade, ponti, argini, infrastrutture distrutte dall'acqua.