Cultura/ARTICOLO

Mash-up al cinema: vecchie immagini per nuovi film

Il montaggio creativo di film famosi dà vita a nuove storie sul grande schermo

/ Elisabetta Vagaggini
Mar 10 Dicembre, 2013
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Una nuova tessera andrà a comporre il mosaico della "50 Giorni di Cinema Internazionale a Firenze". E' la giornata dedicata al mash-up cinematografico, il 6 dicembre, con la proiezione di film nati dal riassemblaggio creativo che autori, registi e montatori hanno realizzato a partire da spezzoni di pellicole famose.

L'evento clou del programma sarà la proiezione (ore 22.00) di Final Cut di György Pálfi (2012), un lungometraggio realizzato con le scene selezionate da 451 film cult della storia del cinema, rimontate per raccontare una storia d'amore. Il film sarà presentato in Italia in due sole occasioni (50 Giorni di Cinema Internazionale a Firenze e Torino Film Festival).

Il creativo regista ungherese (già autore del pluripremiato Taxidermia) ha utilizzato, senza previa autorizzazione, gli spezzoni di classici del cinema mondiale (da Metropolis a Indiana Jones, passando per Il Padrino, Avatar, Scene da un matrimonio, Psycho e Tempi moderni), per raccontare una storia d’amore tra un uomo (“interpretato” da Marcello Mastroianni, Leonardo Di Caprio, Woody Allen, Jean-Paul Belmondo, Clark Gable, Alain Delon, Charlie Chaplin, Brad Pitt, Daniel Craig e molti altri) e una donna (“recitata” da Giulietta Masina, Jeanne Moreau, Julia Roberts, Sophia Loren, Penélope Cruz, Gina Lollobrigida, Liv Tyler e tante altre). Prodotto con l’aiuto del celebre cineasta ungherese Béla Tarr, il film di Pálfi è un insolito e creativo omaggio alla settima arte, nato come risposta al blocco produttivo del suo nuovo progetto filmico a causa della crisi finanziaria che ha investito l'industria cinematografica del suo Paese.

A precedere Final Cut, alle 20.30, sarà la proiezione - con la lettura dal vivo di uno degli episodi - di Formato ridotto a cura di Antonio Bigini, Claudio Giapponesi e Paolo Simoni (ore 20.30), che recupera il cinema privato e lo ibrida con la letteratura per raccontare l'Italia degli anni '50. Il film – che si è recentemente aggiudicato il premio Cinemaitaliano.info come miglior documentario al Viaemiliadocfest - segna l’incontro tra i film amatoriali dell'Archivio Nazionale del film di famiglia e il contributo di un gruppo di scrittori: Enrico Brizzi, Ermanno Cavazzoni, Emidio Clementi, Ugo Cornia e Wu Ming 2, autori dei testi che dialogano con le immagini.
Alla presenza dei produttori Claudio Giapponesi e Antonio Bigini e con Emidio Clementi, musicista dei Massimo Volume, che accompagnerà la proiezione con la lettura dal vivo del suo testo.

La giornata partirà alle 17.30 con la proiezione di uno dei primi pioneristici lavori di mash-up cinematografico, risalente agli anni ’60: La verifica incerta di Gianfranco Baruchello e Alberto Grifi. Nel 1964 i due artisti acquistarono 150.000 metri di pellicola destinata al macero, soprattutto materiale di film americani degli anni Cinquanta e Sessanta. Rimontarono il tutto artigianalmente e produssero un’opera d’avanguardia con un cast d’eccezione, sovvertendo tra i primi le regole narrative del cinema. Erano ben lontani dagli archivi digitali offerti oggi dalla rete – lo stesso Palfi ringrazia nei titoli di coda il portale isohunt.com - e dalle possibilità di ricomposizione disponibili grazie alla tecnologia. Di questo si occuperà la seconda parte del pomeriggio con la visione degli esperimenti mash up proposti sul web (corti, video musicali, live e materiale tv), ispirati al e dal cinema e commentati con Andrea Mi (deejay e giornalista radiofonico) e Luca Castelli (giornalista de LaStampa.it ed esperto delle innovazioni dei contenuti digitali).

Per tutti gli amanti della sperimentazione, un gioco tra memoria e immaginario che rispecchia lo spirito variegato e cosmopolita della rassegna di cui è parte, la 50 giorni di cinema internazionale a Firenze. Il progetto per Fondazione Sistema Toscana - Cinema Odeon è a cura di Michele Crocchiola.

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