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Mattia Braghero: ambizioni e sogni di un ‘Ragazzo dell’Europa’

Un toscano alla conquista della Russia grazie alle suggestioni della musica italiana

/ Salvatore Bruno
Ven 19 Gennaio, 2018

Raggiungiamo Mattia Braghero, artista toscano di Empoli, in una pausa tra un lavoro ed un altro, è reduce dal trionfo a Sochi in Russia dove insieme al trio vocale  “I Conti Matti Della Vecchia” ha sbaragliato i concorrenti internazionali facendo incetta di premi e riconoscimenti … ma lui ha i piedi ben saldi a terra, già lavora a progetti futuri con un obiettivo chiaro “non smettere mai di sognare…”.

Ciao Mattia sei reduce da un successo in Russia, a Sochi, non per ritirare una medaglia olipica ma per...
Sono tornato da qualche giorno dalla Russia perchè ho partecipato a un festival internazionale “Expectations of Europe” (Speranze d’Europa) dopo aver passato le selezioni nazionali sia come solista che con il gruppo vocale, nato nel 2014 all'interno dell’EC Studios Academy,  “I Conti Matti Della Vecchia” (gioco di parole dei nomi e cognomi dei tre componenti Gloria Conti, Mattia Braghero e Francesca della Vecchia, ndr). Quindi abbiamo fatto questa “spedizione russa”, tra il 6 e il 13 gennaio. Eravamo un gruppo sparuto di italiani alla conquista di Sochi e siamo davvero soddisfatti perché è andata molto bene: abbiamo vinto nella sezione ensemble come gruppo vocale e poi io ho preso il primo premio della sezione “singoli 22-27 anni” e le mie colleghe Gloria Conti seconda e Francesca della Vecchia terza. Quindi tutto il podio era italiano!

Cosa ha colpito la giuria e chi vi ha ascoltato?
Parto dal presupposto che l’accoglienza è stata ottima e il livello era alto e quindi non è stato semplice. Lì sono arrivati i migliori delle selezioni di 17 Paesi del mondo, una concorrenza davvero agguerrita. La cosa però che ha fatto la differenza è stata la nostra capacità di trasmettere il significato profondo delle parole che stavamo cantando anche se loro non comprendevano la nostra lingua. Insomma la capacità di raccontare emozioni ha fatto la differenza.

Il popolo russo è affezionato alla musica italiana, ricordiamo i successi di Arbore e dell’Orchestra Italiana, Albano e Romina, Toto Cutugno, e ancora Pupo o i Ricchi e Poveri …
I russi amano la musica italiana e la seguono molto, tant’è che noi stiamo cercando di sfruttare la situazione e sull'onda di questa vittoria e degli apprezzamenti ottenuti, oltre a tornare marzo per un’esibizione al Cremlino, registreremo, in collaborazione la ISI produzioni di Firenze, un album di 13 cover di musica italiana per proporlo e proporci e fare degli spettacoli in Russia appoggiati dall’organizzazione del concorso vinto.

Ci puoi anticipare qualcosa di più dell’album di cover italiane?
Noi abbiamo un modo tutto nostro di cantare queste canzoni. Il nostro stile è particolare. Siamo un uomo e due donne: un baritenore, una mezzosoprano e una soprano. Cerchiamo di fare in modo che la voce passi dall’uno all'altra, “passandosi” le frasi, una sorta di staffetta vocale che rende il tutto unico. Cerchiamo di mescolare e confondere le voci, di giocare e divertirci con la musica. Tra i brani che abbiamo selezionato c’è: “Che sarà” dei Ricchi e Poveri, poi proporremo qualcosa di Albano, Modugno e Lucio Dalla. Cosa certa è che sono brani che ci piacciono e con cui possiamo divertirci. Altrimenti non arriva l’emozione.

Guardando un pò la tua biografia che passa dall’interpretazione di Pietro in Jesus Christ Superstar che ti ha portato in giro per molto tempo e quest’ultima esperienza che va oltre i confini nazionali ti senti un pò, per dirla con Gianna Nannini, “ragazzo dell’Europa”?
Sfondi una porta aperta, mi sono sempre sentito “cittadino del mondo” e la dimensione locale mi è sempre stata stretta. Sono molto legato e radicato alla “cultura italiana” ma penso che non ci sia niente da perdere nella contaminazione e ci si può solo arricchire.

Qual è il sogno nel cassetto di Mattia Braghero?
Mi premuro di tenerlo sempre ben aperto “il cassetto dei sogni”, non voglio perderne di vista neanche uno. Ho deciso di affrontare il mio sogno “face to face” e quindi di dedicarmi a fare l’artista per tutta la vita. Fra i miei sogni c’è quindi di andare avanti con “I Conti Matti Della Vecchia”, Jesus Christ Superstar e il mio gruppo “Opra Mediterranea” che entro il 2018 riuscirà a tirar fuori anche un album… progetti in cui ho messo tanto!

C’è un brano che racconta il tuo sogno?
“Sogna ragazzo sogna” di Roberto Vecchioni