Cultura/ARTICOLO

Maurizio Toffoletti A cielo aperto. Sculture sonore

Fino al 7 febbraio al Chiostro e Chiesa di Sant'Agostino

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Maurizio Toffoletti A cielo aperto. Sculture sonore
“Voglio che il pubblico tocchi le mie sculture, le accarezzi, le faccia vibrare”. Toffoletti si confronta con la materia e vi instaura un dialogo diretto ed essenziale. Un confronto fisico e spirituale con l’infinita purezza del marmo che predilige proprio per la trasparenza e la luce intensa che possiede. Al materiale grezzo, che talvolta mantiene vivi i segni dell’estrazione dalla cava da cui proviene, Toffoletti agisce con tagli e riti che conferiscono all’opera una geometria primordiale, lasciando passaggi di luce tali da dare la sensazione di poterla toccare con lo sguardo. Alcune sculture sono “sonore”, lavorate in maniera tale che un lieve tocco ne lasci emanare dei suoni.

A Pietrasanta Toffoletti ricrea un percorso espositivo che dalla Piazza del Duomo si sviluppa all’interno dell’antica chiesa di Sant’Agostino, in un profondo dialogo scultoreo. Vista, tatto e udito sono chiamati ad interagire. In mostra opere realizzate in marmo bianco di Carrara, ma anche in marmo azul macaubas del Brasile, in marmo rosa del Portogallo e nero del Belgio. Oltre alle sculture sonore, saranno presentate opere realizzate appositamente per Pietrasanta, sul tema della “città di luce” e della “città sonora”. Opere che sembrano proiettate nello spazio dando all’osservatore la sensazione di una visione aerea.

Cenni biografici


Nasce scultore a Lecce nel 1961, di formazione classica. Maurizio Toffoletti prende come riferimento l’arte egiziana e Michelangelo. I suoi padri spirituali sono Brancusi, Moore, Arp, Max Bill, Calder. Le sue sculture guardano dapprima al figurativo. Utilizza la pietra calcare locale, il marmo bianco di Carrara, l’argilla ed ancora il legno d’ulivo. L’incontro con il linguaggio di Picasso ne segna il passaggio verso il sogno di libertà. Attraverso le sue sculture Toffoletti cerca di dimostrare come l’essere umano possa liberarsi dallo spazio finito nel quale vive per tendere verso l’infinito. Sviluppa una vera e propria vocazione artistica per il marmo da cui discende una profonda ricerca sulla luce e la sonorità.
Dopo il 1989, trasferitosi a Parigi, Toffoletti divide il suo tempo tra la capitale, Pietrasanta e Carrara. Partecipa attivamente alla vita culturale parigina ed espone in prestigiose gallerie - Denise René ed Enrico Navarra. Espone sculture monumentali nelle piazze più famose di Parigi, a Saint – Germain des Près, Jardin de Luxembourg. Il 1999 è l’anno della sua installazione a Neuilly sur Seine, dove inaugura il suo atelier. L’artista tiene corsi di scultura per adulti e bambini per trasmettere e condividere la passione per la scultura. Nello stesso anno la partecipazione alla Biennale di Scultura di Parigi. Dal 1987 ad oggi, si succedono in varie città europee, ma anche negli Stati Uniti e in Giappone, sue grandi personali.

Topics: