Maga, sacerdotessa, alchimista, strega. Nell'immaginario collettivo la figura della donna rimanda a un viaggio nei millenni di vocazioni al femminile che si confondono con il mito. Da Circe a Medea, passando per Metrodora e Trotula, arriviamo a Santa Ildegarda e a Caterina Sforza. Un libro, Medichesse di Erika Maderna, le racconta e cerca di dimostrare come la vestale, la maga, la strega, la medichessa abbiano un unico denominatore: la capacità e la dedicazione della donna per la cura.
Medichesse apre uno spaccato che prende il via dalla notte dei tempi, indaga fra pratiche, archetipi e divinità, ma ha un obiettivo preciso: quello di mostrare che non c'è alcuna differenza fra la donna come curatrice e l’alchimista. Che sono profili di uno stesso volto. Semmai ciò che è cambiato, nei secoli, è la percezione. Medichesse è dunque la storia delle donne, della loro sapienza, della loro vocazione alla cura, vista con gli occhi di una storica. Di una donna, Erika Maderna.
Il libro è pubblicato da Aboca, l'azienda agricola leader in Italia di prodotti di erboristeria e piante medicinali che da anni s'impegna nella divulgazione di una cultura del benessere e della salute nel rispetto dell'ambiente. E sarà presentato questo venerdì 16 novembre alle 18 al Centro di Documentazione Città di Arezzo dall’autrice assieme a Luisa Maria Casillo, presidente Centro Unesco Arezzo, Anna Maria Bianchi, ginecologa, Barbara Petrucci, attrice, e Antonella di Tommaso, giornalista.