Cultura/ARTICOLO

Michelangelo scultore a SienaLa lezione di Giorgio Bonsanti

Il 19 gennaio un appuntamento per conoscere la storia dell'altare Piccolomini che vide all'opera Michelangelo Buonarroti

/ Elisabetta Vagaggini
Gio 16 Gennaio, 2014
Michelangelo_altare_Piccolomini

Per gli incontri de “il Saloncino” a Siena, promossi dal Rettore dell’Opera della Metropolitana, Mario Lorenzoni, domenica 19 gennaio alle ore 16,00 sarà possibile partecipare al quarto appuntamento su l’altare Piccolomini nel duomo di Siena illustrato da Giorgio Bonsanti, già soprintendente dell'Opificio delle Pietre Dure e professore ordinario di restauro a Torino e Firenze.

La Cappella Piccolomini, come viene comunemente chiamata, è in realtà un'imponente alzata di altare che riempie interamente una campata sulla parete sinistra del Duomo di Siena. Prende il nome dal committente,  Francesco Tedeschini Piccolomini, arcivescovo di Siena (1460-1503). Nipote del Papa Pio II, fu egli stesso Papa, col nome di Pio III, in un pontificato brevissimo (meno di un mese), interrotto dalla morte. La realizzazione della Cappella ebbe una storia travagliata: l'architettura e l'altare sono dovuti al lombardo Andrea Bregno, che dette inizio nel 1481 e vi lavorò fino alla morte nel 1503, senza terminare l'impegno. Delle cinque statue maggiori nelle nicchie, quattro sono di Michelangelo, che le eseguì a Firenze nel 1504 ma non completò mai l'altare con le altre quindici previste dal contratto. Ciò nonostante, la Cappella Piccolomini costituisce un insieme di grande fascino, e le statue di Michelangelo, relativamente poco conosciute, sono invece opere straordinarie per qualità e importanza, che richiedono però di essere valutate in una considerazione globale del monumento. Nel corso dell’appuntamento domenicale sarà inoltre possibile degustare alcuni pregiati tè provenienti da varie parti del mondo.

Partecipazione € 7,00 (fino ad esaurimento posti). E' consigliata la prenotazione.

Info e prenotazioni: 0577 286300; opasiena@operalaboratori.com