Incassato il via libera da Bruxelles al piano di risanamento, il Monte dei Paschi di Siena accompagna alla porta mille e 85 dipendenti. Come? Con un accordo già siglato con il tandem Bassilichi-Accenture che mette in piedi una newco che assorbirà i lavoratori in uscita in un'attività di back-office, ossia contabilità e amministrazione. Il personale sarà assunto con il contratto di lavoro nazionale dei bancari. La fiorentina Bassilichi avrà inmano il 60% della società. Alla Accenture, che è una multinazionale con sede a Dublino di consulenza direzionale, servizi tecnologici e outsourcing, rimane il restante 40 per cento.
“Con questa operazione - commenta l'amministratore delegato di Mps, Fabrizio Viola - perseguiamo diversi obiettivi: il miglioramento della qualità dei servizi per i nostri clienti, la riduzione dei costi operativi con partner di comprovata esperienza ed affidabilità, le interessanti prospettive di futuro per le persone confluite nella joint venture''.
''Siamo molto soddisfatti per aver raggiunto un accordo che ci consentirà prima di tutto di valorizzare le risorse umane, nel segno della continuità territoriale, creando interessanti percorsi di crescita e formazione per i dipendenti del Monte dei Paschi che confluiranno nella nuova realtà'', dichiara Leonardo Bassilichi, amministratore delegato dell'omonima società.
Non è dello stesso avviso il sindacato Fisac-Cgil che attacca: “La banca è fatta di persone non di numeri, siamo di fronte ad una situazione incredibile. Nel piano industriale le uniche cose veramente certe sono l'espulsione dall'azienda di migliaia di lavoratori, la chiusura di sportelli e la cessione di aziende del gruppo, il tutto in assenza di confronto sindacale”. E minaccia di andare per vie legali.
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Monte dei Paschi di Siena Mille dipendenti fuori
L'accordo con il tandem Bassilichi-Accenture dovrebbe assorbire i lavoratori in uscita. Cgil pronta alle vie legali

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