Sospiro di sollievo per il Monte dei Paschi di Siena. Ieri, in piena zona Cesarini, l'istituto bancario ha incassato il via libera della Commissione europea all'emissione di 3,9 miliardi di euro di Monti bond, che è l’importo massimo concesso dal governo. Le obbligazioni dovranno essere emesse dalla banca entro il primo di marzo, ma prima Mps dovrà convocare un'assemblea per deliberare un aumento di capitale di pari importo a copertura dei Monti bond.
In questo modo la banca senese ha aumentato di altri 500 milioni il plafond complessivo rispetto alle richieste avanzate da Rocca Salimbeni. Nella sostanza, Mps ha verificato l’andamento negativo dei derivati e altri prodotti che aveva in portafoglio e ha preferito liberarsene reintegrando il patrimonio con i Monti Bond.
Alla notizia del via libera di Bruxelles, ieri il titolo in Borsa è schizzato in alto del 6%. Il provvedimento, però, camminava già in acque sicure dopo che era stato blindato in commissione al Senato. Oggi viene votato in Parlamento assieme alla legge di stabilità.
Ma l'approvazione di Bruxelles è solo temporanea. In cambio Siena dovrà effettuare un piano di ristrutturazione entro i prossimi sei mesi e che è contrastato dai sindacati e dai lavoratori della banca stessa. Non è escluso, infine, che la Commissione europea possa chiedere delle correzioni all'impianto iniziale.