Di rimpetto al castello di San Giovanni d’Asso, sulla strada che porta a Buoncovento, sorge il pittoresco borgo di Monterongriffoli. La cittadina, costituita da un agglomerato di case addossate le une sulle altre, ha mantenuto il suo aspetto fortificato tipico del Medioevo; se non fosse per i pochi abitanti anziani che ancora non lo hanno abbandonato, il paese farebbe pensare ad un gost village sperso tra le Crete Senesi. In realtà, al di là dell’apparente desolazione della collina, Monterongriffoli è sicuramente un luogo da visitare, magari in mountain bike nella stagione estiva, non fosse altro che per farsi una foto davanti alla fonte pubblica, alimentata insieme ai lavatoi da un grande “bottino” di 200 metri, scavato nella roccia nel 1300. I principali edifici del borgo sono la Villa dotata di un bellissimo giardino, la fattoria con il suo loggiato cinquecentesco, ormai completamente murato e la chiesa di San Lorenzo nella piazza principale del paese. La chiesa presenta un’unica navata ed un’architettura che rimanda ai modelli tardosettecenteschi. Gli altari recano memoria del culto di Sant’Isidoro Agricola e di Sant’Emidio, protettore dei terremotati, che secondo gli abitanti di Monterongriffoli, protesse il paese durante un terribile terremoto. La chiesa conservava un polittico di Duccio da Boninsegna, primo maestro della scuola senese, oggi nel Museo Dicesano di Pienza. Il dipinto raffigurava la Madonna tra i santi, tra cui Marcellino e Agostino, martiri del III e IV secolo d.C, che la tradizione vuole siano morti presso la valle Sanzia, proprio nei pressi di Monterongriffoli.
Cultura/ARTICOLO
Monterongriffoli, un paese tra “terremoti” e “bottini”
Il fascino di un borgo semideserto nell’area delle Crete Senesi
