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Mps, aumento di capitale Arriva il via libera dal Cda

L'aumento di capitale fino a un massimo di 3 miliardi servirà a ripagare il prestito dei Monti bond e lanciare il piano di ristrutturazione della banca

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
banca mps
Via libera, a maggioranza secondo quanto appreso, del Cda della banca Mps all'aumento di capitale da tre miliardi. Il presidente Alessandro Profumo, all'uscita da Rocca Salimbeni, non ha rilasciato dichiarazioni. La proposta di aumento di capitale, ricorda la banca, ''rientra tra le azioni individuate dal management nell'ambito del Piano di ristrutturazione 2013-2017, i cui obiettivi e azioni saranno tempestivamente resi noti al mercato in maggiore dettaglio dopo l'approvazione dello stesso da parte della Commissione Europea''.

Mps ha così deliberato di proporre all'assemblea un aumento di capitale sino ad un ammontare massimo di 3 miliardi ''al fine di ottemperare agli impegni relativi al programma di rimborso dei nuovi strumenti finanziari, così come previsto dal piano di Ristrutturazione, e far fronte, subordinatamente all'ottenimento delle necessarie autorizzazioni, agli oneri correlati al coupon 2013, pagabile nel 2014, relativo'' ai Monti bond e ai costi dell'aumento di capitale stesso.

Il Cda Mps ha convocato l'assemblea straordinaria dei soci sull'aumento di capitale fino a 3 mld il 27 dicembre e occorrendo il 28 o il 30 dicembre. Lo si legge in una nota. In caso di ottenimento delle autorizzazioni da parte degli azionisti e delle autorità ''si prevede che l'aumento possa essere realizzato entro il primo trimestre 2014''.

Nell'ambito dell'aumento Ubs agirà in qualità di global coordinator e bookrunner, mentre Citigroup, Goldman Sachs e Mediobanca agiranno in qualità di co-global coordinators e joint bookrunners. In aggiunta, Barclays, Merrill Lynch, Commerzbank, Jp Morgan, Morgan Stanley e Société Générale agiranno in qualità di joint bookrunners.

Queste banche hanno sottoscritto infatti un accordo di pre-underwriting avente ad oggetto la sottoscrizione delle azioni ordinarie di nuova emissione eventualmente rimaste inoptate al termine dell'offerta fino a un massimo di 3 miliardi di euro. Nell'ambito dell'operazione, Monte dei Paschi di Siena è inoltre assistita da Ubs in qualità di financial advisor e Mps capital services in qualità di co-financial advisor nonché da Linklaters in qualità di advisor legale.