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Mps, aumento di capitale Forte tensione a Siena

A metà della settimana Bruxelles dà il via libera al piano di aumento del capitale, ma a Siena l'atmosfera è di grande tensione. Management e fondazione la pensano in maniera opposta

/ Samuele Bartolini
Mar 10 Dicembre, 2013
monte dei paschi di siena
Monte dei Paschi di Siena sta per ottenere il via libera da Bruxelles al piano di aumento di capitale che porterà a ripagare il prestito dei Monti bond. La ratifica è prevista per la metà della settimana. Mai come oggi però gli interessi della fondazione, primo socio dell'istituto bancario, e quelli del management, con a capo il presidente Mps Alessandro Profumo, sembrano più distanti.

L'ente socio vuole rallentare i tempi di approvazione del piano perché ha paura di perdere quel che resta del patrimonio che ha in cassa. I vertici della banca vogliono accellerare per uscire da una situazione di insolvenza che potrebbe portare dritti alla nazionalizzazione. Il botta e risposta tra Antonella Mansi (“L'aumento a gennaio è fortemente penalizzante per la fondazione”) e Alessandro Profumo (“Seguiremo il codice civile facendo l'interesse del 100% dei soci”) la dice lunga sull'atmosfera pesante che si respira nella città del Palio.

Questi i tempi accellerati
. Dopo l'approvazione di Bruxelles, l'advisor Ubs chiuderà gli inviti al consorzio garante per l'aumento. Giovedì, se tutto va per il verso giusto, il cda convoca l'assemblea per l'aumento a fine dicembre per portare il prospetto in Consob a inzio gennaio e avviare l'operazione entro fine gennaio. Ma la fondazione al momento non ha ancora venduto un'azione e continua a temporeggiare.