Un bilancio ancora in "chiaroscuro", anche se posto sulla strada della completa uscita dalla crisi di questi anni, ma è fondamentale che il Monte torni a crescere e ci sia uno "stabile ritorno economico per gli azionisti". Lo ha detto Gabriello Mancini, presidente della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, socio di maggioranza di BMps (54,85%), intervenendo all'Assemblea dei soci del Monte, che ha approvato il bilancio 2010.
Il bilancio del 2010 si è chiuso così con un utile netto di 985,5 milioni di euro. Nel 2009 l'attivo era stato di 220,1 milioni. Il dividendo è stato fissato a 0,0245 euro per le azioni ordinarie e a 0,0335 euro per le risparmio e le privilegiate. Lo stacco della cedola è stato fissato per il 23 maggio con il pagamento dal 26 maggio.
Mancini, soffermandosi anche sull'annunciato aumento di capitale, che l'assemblea straordinaria dovrà approvare il prossimo 6 giugno, ha ribadito che questo costerà notevoli "sforzi" alla Fondazione e anche per questo, "è assolutamente improcrastinabile un ritorno della Banca a una maggiore e più solida redditività che porti ad una più adeguata politica di remunerazione del capitale investito dagli azionisti. Non tutti i soci hanno risorse illimitate". Il presidente della Fondazione, pur riconoscendo e approvando le scelte del management del Monte, compreso il nuovo piano industriale, ha ricordato che "non tutti gli obiettivi indicati un anno fa da noi sono stati raggiunti" e per questo "vengono oggi riproposti - ha concluso - perché rimangono la base di un percorso avviato ma non ancora completato".
Per quanto riguarda l'andamento del primo trimestre 2011 "mostra un quadro in linea con quanto visto che nell'ultimo trimestre del 2010": lo ha detto il direttore generale di Banca Mps Antonio Vigni rispondendo a un socio durante l'assemblea in corso a Siena. "Uno dei dati più positivi del primo trimestre è l'incremento della raccolta a beneficio di tutto il bilancio - ha aggiunto Vigni - per quanto attiene all'attività complessiva vediamo vediamo che il 2011 si muove sul trend in atto sia per il conto economico sia per il miglioramento della componente dei costi. Ci aspettiamo anche un miglioramento graduale sulla qualitàdel credito".