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MPS: utile secondo trimestre sale a 119 Mln

Via libera dalla Banca d'Italia a MPS all'autorizzazione all'estensione ad Antonveneta dell'Airb

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Il Gruppo Monte dei Paschi chiude il secondo trimestre 2010 con un utile di 119 milioni di euro, contro i 31,9 milioni dello stesso periodo di un anno fa, grazie anche alle vendita delle filiali. E' quanto rende noto il gruppo secondo cui il risultato operativo netto è salito a quota 254 milioni. Il dato è sopra le attese degli analisti il cui consesus era intorno ai 110 milioni di euro.

La Banca d'Italia ha inoltre dato il via libera a Mps all'autorizzazione all'estensione ad Antonveneta dell'Airb (il modello interno avanzato per la misurazione del rischio di credito) e alla riduzione del floor a 85% (da 90%). La misura dovrebbe portare a un beneficio, a partire da settembre 2010, di 40 punti base sul patrimonio. A giugno 2010 inoltre, segnala il gruppo, il Tier 1 aveva raggiunto 7,8% contro il 7,5% del marzo 2010.

Ma analizzando approfonditamente i sati del semestre, l'utile netto registra invece un calo del 21% a 261,2 milioni di euro anche se il gruppo rileva come sarebbero 318,4 milioni senza la Ppa (la valorizzazione al fair value delle principali attività e passività potenziali acquisite). La raccolta diretta sale dell'8,8% mentre gli impieghi avanzano del 7,1% grazie al balzo dei mutui. Il patrimonio clienti netto è in aumento di oltre 37mila unità. Sul fronte dei costi, uno dei punti cruciali per Mps, il gruppo rileva come si sia verificato un taglio del 3,5% a 1,69 miliardi di euro. Nel complesso il margine di intermediazione è rimasto stabile nel semestre a 2,79 miliardi mentre nel solo trimestre è cresciuto a quota 1,417 miliardi. Il risultato operativo semestrale è cresciuto dell'8,1% a 511 milioni di euro. L'istituto di credito vede anche un miglioramento dell'andamento delle sofferenze rispetto alle attese dopo che nel semestre le rettifiche per deterioramento crediti sono scese a 590 milioni di euro contro i 686,7 milioni dello stesso periodo del 2009. In questo modo, spiega il gruppo, il costo del credito è migliorato a 77 punti base mentre sono migliorate la copertura delle sofferenze e la qualità del portafoglio in bonis oltre che registrare un aumento del flusso dei recuperi.


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