310 mila presenze tra addetti ai lavori, spettatori turisti ed escursionisti. 220 giorni di circuito aperto, che non vuol dire solo moto mondiale GP o Challenge e finale del campionato Ferrari per l'automobilismo. Ultimo ma non per ordine di importanza: 414 unità di lavoro attivate. Questi i numeri che saltano fuori dalla presentazione a Firenze dello studio sull'andamento economico dell'autodromo del Mugello nel biennio 2011-2012 effettuato dal Centro Studi Turistici e dall'Irpet.
Il circuito si conferma volano economico di un territorio capace di attirare presenze da tutto il mondo, ma cerca qualcosa di più: battere l'agguerrita concorrenza degli altri autodromi in giro per l'Europa. Su questo si gioca la possibilità di cambiare il nome con un richiamo più internazionale sostituendo la sigla “Mugello Circuit” con quella di “Firenze Circuit”. “Al momento però tale opportunità non è all'ordine del giorno”, chiarisce l'amministratore delegato nonché direttore generale dell'autodromo, Paolo Poli.
I numeri, però, dicono che il circuito va al di là della semplice struttura sportiva. “La nostra – spiega Poli – è un'impresa vera e propria impresa con un forte valore internazionale. Le ricadute economiche non riguardano solo il Mugello, ma la provincia di Firenze e l'Emilia Romagna. La struttura è aperta agli eventi più diversi. Oltre all'automobilismo e al moto mondiale, ospita la maratona, il ciclismo, il kart. Non manca l'accoglienza per convegni e seminari”.
Fondamentale il supporto istituzionale della Regione Toscana al circuito del Mugello. L'idea vincente è legare la promozione turistica alla passione per lo sport. Spiega l'assessore al turismo Cristina Scaletti: “Non dobbiamo dimenticare che le persone scelgono il posto dove andare anche perché spinte da particolari motivazioni. In questo l'autodromo del Mugello è una grande fonte di attrattiva del turismo sportivo che non si rivolge solo agli appassionati dei motori ma anche alle loro famiglie. Visti i risultati, la Regione continuerà a investire in questo settore”.
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