Cultura/ARTICOLO

Mura medievali di San Casciano: 530mila euro per restaurarle

Investimento da mezzo milione di euro per valorizzare e risanare il tratto più antico delle mura in via dei Fossi

/ Redazione
Mer 28 Febbraio, 2018

Si traduce in realtà l’intervento ambizioso di restauro e risanamento del tratto più antico delle mura di San Casciano, predisposto in due diverse tranches dal comune, che già dal 2015 aveva iniziato un percorso amministrativo e istituzionale, finalizzato alla valorizzazione dell’antica cinta. A garantire lunga vita a uno dei simboli di San Casciano è il fondo stanziato dal governo, nell’ambito del piano di investimenti, approvato dal comitato tecnico scientifico del Mibact.  Dopo aver già ottenuto le opportune e necessarie autorizzazioni dalla Sovrintendenza arriverà una risorsa ministeriale pari a 530mila euro complessivi per il restauro e la valorizzazione culturale e turistica delle mura, nel tratto di via dei Fossi.

Il comune aveva già stanziato nel bilancio approvato alla fine del 2017 due fondi: 345mila euro per il 2018 e 185mila euro per il 2019. Il primo importo è finalizzato alla realizzazione del risanamento e della ricostruzione di alcuni tratti delle mura, situati in via dei Fossi. Il secondo è destinato all’installazione di un ascensore per l’abbattimento della barriera architettonica costituita dalla scala di accesso al centro storico, da via dei Fossi a via del Cassero. L’opera interviene nella parte alta della scala esterna attuale che sarà rimodellata in funzione di questo intervento.

Fino ad oggi è stato valorizzato il tratto di mura antistante i giardini di Piazza della Repubblica, mediante un intervento di sistemazione che ha previsto l'eliminazione del parcheggio preesistente e la sua sostituzione con un'area pedonale. Dopo aver effettuato una mappatura dei punti più deteriorati, il comune ha provveduto lo scorso anno a ripulire il tratto di via dei Fossi e ad eliminare la vegetazione radicata nelle murature.

È stata realizzata anche un'indagine conoscitiva sulle fasi costruttive delle mura con l’intento di risalire allo studio delle antiche tecniche, dei tempi, delle modalità, delle dimensioni delle pietre, dei materiali utilizzati. Per la prima volta il castello sancascianese è stato studiato, analizzato e monitorato sperimentalmente attraverso una virtualizzazione esterna e interna delle mura, una ricostruzione puntuale in 3D, realizzata da un gruppo di laureandi dell’Università degli Studi di Firenze, coordinato dal responsabile del laboratorio di rilievo Lapo Somigli. La cattedra è quella di Archeologia medievale del professore Guido Vannini. I laureandi, che hanno iniziato ad effettuare i rilievi topografici, attraverso l’utilizzo di foto e della strumentazione stazione totale, Teresa Ulivelli, Benedetta Pacini, Alessandra Rofi, Diletta Biagiotti, Leonardo Squilloni. Il lavoro, effettuato nel corso del 2017, ha offerto un supporto alle indagini archeologiche, oltre a consentire al Comune di disporre di un quadro dettagliato delle mura e di utilizzarlo come strumento di monitoraggio finalizzato anche a supportare il progetto di restauro.

“Siamo grati al governo – ha dichiarato il sindaco - per questo importantissimo investimento che considera le mura di San Casciano uno dei tesori del patrimonio culturale italiano, inserito nelle politiche di tutela, sviluppo e promozione dei territori promosse dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. La cinta muraria che racchiude il centro storico del paese ha un profondo valore storico e la sua conservazione è necessaria non solo per la valorizzazione delle radici culturali del nostro paese ma anche per il potenziamento di una risorsa monumentale che può essere considerata e promossa in chiave turistica. La sua particolarità è legata infatti alla documentazione del cantiere medievale”.