Cultura/ARTICOLO

Musica: da Play It a Sound Sport l'ORT "suona" il futuro

Due nuovi direttori: Daniel Kawka e Daniele Rustioni. Nuove rassegne per "giocare" con la musica: Play it!, Overture barbare, Il Canto della Terra, Sound Sport e L'Orecchio nell'Occhio. Si comincia mercoledì 8 con la "sabbia" di Kseniya Simonova

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Per i prossimi 3 anni di due figure fondamentali nella vita artistica dell’Orchestra della Toscana: Daniel Kawka è il nuovo direttore principale e il giovane Daniele Rustioni è il direttore ospite principale.

Daniel Kawka
, considerato uno dei più interessanti direttori d’orchestra francesi per il grande repertorio, per la musica del XX secolo e la musica d’oggi, ben si addice alla progettualità di Giorgio Battistelli che, come illustrano i suoi progetti, dà respiro alla contemporaneità, ai giovani compositori e al teatro musicale.
Direttore musicale dell’Ensemble Orchestral Contemporain, Kawka fa parte di quella generazione di direttori d’orchestra che ama l’approfondimento stilistico il rigore e ha la capacità di suggerire letture illuminanti delle opere nel loro insieme. Dalla prima volta, nel 2006 sul podio dell’ORT per il “Concerto della Memoria”, (Rendering di Schubert/Berio e La Tragica di Schubert) è tornato negli anni successivi con programmi estremamente diversi, come ad esempio “Nino Rota e le musiche da film”.

Il giovane Rustioni, milanese ventottenne, ha già diretto Aida sul podio del prestigioso teatro londinese, alla Royal Opera House dove precedentemente è stato assistente di Antonio Pappano e ha debuttato a Cardiff nel Così fan tutte. Proprio a Cardiff tornerà nei prossimi 4 anni con nuovi allestimenti di titoli del teatro d’opera italiano.
“Daniele bacchetta in fuga” così titolava un quotidiano sulle pagine nazionali della cultura (marzo 2011). Il senso profondo dell’operazione dell’ORT, prima fra tutte le istituzioni italiane, è proprio quello di accogliere e valorizzare i migliori musicisti formati e cresciuti nel nostro paese. Basti dire che Daniele Rustioni, talento precoce e straordinario, pur continuando a raccogliere successi nei teatri europei ha da oggi un ruolo prestigioso in Italia alla guida dell’Orchestra della Toscana.

Passando ai progetti, ideati e improntati allo stile personalissimo di Giorgio Battistelli, musicista e compositore attento alle diverse espressioni dell’arte, sottolineiamo il carattere innovativo delle proposte che riposizionano la struttura tradizionale della Stagione Concertistica introducendo una serie di rassegne. Ciò sta a significare che nel corso della Stagione, appariranno alcuni titoli, come Ouverture barbare, Il Canto della Terra, Sound Sport e ancora L’Orecchio nell’Occhio. Scelte artistiche che spezzano i consueti rituali delle stagioni, spostano l’attenzione verso nuovi orizzonti, accolgono altre culture, spiritualità, fedi e liturgie, espressioni diverse di tutti i popoli; guardano senza veli a un legame più profondo tra la Natura dell’Arte e l’Arte della Natura, una simbiosi che da sempre si celebra nelle più belle pagine della storia della cultura.

Il primo progetto che vede la sua realizzazione il 6.7.8 ottobre 2011 s’intitola Play It! La musica fORTe dell’Italia. È un festival interamente dedicato alla musica d’arte contemporanea in Italia. Tre giornate dense di appuntamenti a partire dal mattino, quando sono chiamati a confronto filosofi, compositori, letterati e architetti, al pomeriggio con i concerti di musica da camera per eseguire brani nuovi di compositori, giovani, soprattutto, ma non solo. A conclusione i concerti sinfonici al Teatro Verdi di Firenze.
Il repertorio di questo festival italiano è formato da lavori storici di rara esecuzione, da prime italiane e da prime esecuzioni assolute.

A seguire, e in ordine sparso Sound Sport ACF Fiorentina VS Orchestra della Toscana, progetto davvero nuovo e originale, che porta la musica sul campo da gioco con l’intenzione di creare un dialogo tra il mondo  dello sport e la musica classica contemporanea “Una sfida che celebra due grandi espressioni del talento umano e che troverà compimento in un’opera, della durata di circa 1 ora, presentata al Teatro Verdi di Firenze. Il primo match di quest’incontro si gioca – così scrive Battistelli – tra lo sport più amato, il calcio, e il termine fisso musicale della maggiore orchestra da camera italiana, l’ORT da cui prende vita il titolo, Sound Sport, il suono sportivo, che risuona nel nome dell’ORT”.

Le Ouverture barbare, in omaggio alle Odi barbare del Carducci, è un progetto che vuol sviluppare la vicinanza tra musicisti appartenenti a popoli distanti (Iran, India, Cina, Senegal, Guatemala, Tunisia, Turchia, Bolivia) e costruire un dialogo musicale tutti insieme o anche in rispettoso ascolto di sonorità lontane da noi. Gli ospiti delle singole serate intitolate “Ouverture barbare” saranno svelati e introdotti, con una breve presentazione storica, la sera stessa del concerto.

L’Orecchio nell’Occhio (prima tappa l'8 giugno al Verdi di Firenze con le Quattro Stagioni di Vivaldi e l’artista Kseniya Simonova) apre un nuovo capitolo. La particolare suggestiva affinità tra suono e immagine, musica e arte visiva, udito sguardo, orecchio e occhio. Nel corso dell’anno altri saranno i contenuti che sempre proporranno interessanti connubi tra l’arte del suono e l’arte visiva.

Infine Il Canto della Terra di mahleriana memoria, un’idea concreta per esaltare gli scenari di naturale bellezza e ricchi di storia, progetto che ben si presta per gli appuntamenti estivi ma può trovare anche scenari architettonici altrettanto suggestivi e preziose testimonianze della creatività artistica dell’uomo (veramente numerosi i piccoli gioielli teatrali sparsi per la Toscana). Le pagine musicali prescelte per i programmi saranno a tema e attingeranno a quell’ampia letteratura musicale che si ispira alla natura, alla sua bellezza e alla sua forza ineluttabile.

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