Trovarsi nel cuore del Medioevo: è questa l'emozione che stanno vivendo i sei rioni di Certaldo (l’Alberone, la Canonica, il Vicario, il Mulino, le Fonti e i Cipressi), pronti a darsi battaglia per il loro primo palio. La città di Boccaccio ha infatti deciso di dividere il suo territorio e assegnare casacche e uniformi per dar vita, dalle 15 di domenica 20 settembre, alla sua prima giostra comunale.
Quello che si svolgerà in Piazza Boccaccio sarà un palio di ispirazione medievale, ma virato anche verso l’ironia e la stralunatezza tipicamente boccaccesca. Si chiamerà infatti ‘Calambur’, nome che omaggia Calandrino e Burla - due dei più amati personaggi dell’autore del Decameron - e che allo stesso tempo strizza l’occhio ai giochi di parole.
L’obiettivo della manifestazione, che mira a creare una vera e propria ‘tradizione’, è quello di “dividere per unire”, dando così vita - mentre il territorio viene idealmente scomposto in sei parti - a un momento di festa per l’intera comunità cittadina. Per riuscirci il direttore artistico Riccardo Diana ha ideato giochi e ambientazioni ispirati agli arcani dei tarocchi che, nati nel Medioevo, saranno il vero leitmotiv della sfida.
La manifestazione inizierà con un corteo di personaggi in costume, che sfileranno preceduti dalle insegne della città e seguiti dai tamburini, dagli sbandieratori e dai giudici di gara. La piazza centrale sarà trasformata in una grande rosa dei venti, nella quale i rioni si sfideranno a coppie nei primi quattro giochi (chiamati: i Cavalieri della Sabbia, il Gioco dei Pani, il Carro, e il Cuore delle Dame). A contendersi definitivamente il “cencio” dipinto da un pittore di Certaldo saranno le due compagini che, classificatesi prime nei quattro giochi iniziali, si affronteranno in un'ultima sfida a sorpresa.