Apre oggi, 30 gennaio, il portale web "Archivi in Toscana. Il patrimonio, le istituzioni, gli eventi". Offre un accesso facilitato ai numerosi censimenti degli archivi conservati a livello regionale. Soprattutto a quelli in formato digitale, ma cerca di fare da guida al complesso degli strumenti digitali di ricerca.
L'obiettivo è chiaro: fare del sito il punto di riferimento regionale per tutti coloro cercano fonti documentarie, pubbliche e private.
Sul portale si potranno trovare anche mostre virtuali, percorsi tematici, notizie aggiornate sugli eventi legati al mondo degli archivi e, più in generale, alla vita culturale. Una vera mappa per orientarsi in un patrimonio archivistico, eccezionale per ricchezza e complessità.
Il portale viene presentato in una due giorni che si chiude oggi allo spazio “Le Murate. Progetti Arte Contemporanea”.
L’evento, promosso dalla Soprintendenza Archivistica per la Toscana e dalla Regione Toscana in collaborazione con la Scuola Normale Superiore di Pisa e la Fondazione Primo Conti di Fiesole, è dedicato al tema dell’organizzazione e della percezione della memoria.
"Tema affascinante e sensibile in un momento in cui la grande mole di informazioni e suggestioni presente sulla rete rischia di perdere affidabilità, qualità e autorevolezza se non correttamente sistematizzata e contestualizzata" commenta l'assessora regionale alla cultura Sara Nocentini.
Ieri un intervento del professor Lorenzo Casini ha sottolineato il ruolo degli archivi nella riforma dei beni culturali promossa dal ministro Dario Franceschini, con la crescente preoccupazione di storici e ricercatori sulla sorte degli archivi. Altro tema: creare reti, strumenti di scambio e veicolo di idee, fondamentali per affrontare un futuro che si annuncia complesso.
Tanto da indurre Regione e Soprintendenza ad attuare da subito una strategia condivisa attraverso la sottoscrizione di un accordo di valorizzazione che consente di condividere obiettivi e risorse nella tutela e valorizzazione degli archivi.
Oggi, 30 gennaio, è in programma una tavola rotonda conclusiva sugli archivi del contemporaneo. Sono chiamate ad esprimersi istituzioni quali l'Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano, la Biennale di Venezia, il Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci, l'Istituto storico della Resistenza in Toscana, la Rai Toscana e l'Associazione Tempo Reale.