Boboli come non l’avevano mai visto. E’ l’esperienza vissuta quest’anno da circa 150 bambini delle scuole primarie e dai loro genitori grazie al progetto ‘L’ Officina delle meraviglie’, inserito ne ‘Le Chiavi della Città’, il ciclo organizzato dall’assessorato all’educazione che comprende percorsi formativi per la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. La visita a Boboli dura un’ora, ma ci si arriva dopo aver gettato le basi a scuola con gli operatori del ‘Teatro Laboratorio di Figure’, l’associazione presieduta da Fiorenza Mariotti: in classe si chiede ai bimbi di immaginare il loro giardino incantato, gli si offre di prendere una nuova identità (quella del fiore, della foglia e altre ancora) e far lavorare l’immaginazione prima ancora di aver messo piede a Boboli. Una volta al giardino, gli animatori che suonano il flauto o raccontano fiabe, trasformano il sogno in realtà. "Si comincia a novembre con gli incontri in classe tenuti da esperti del ‘Teatro Laboratorio’ – ha spiegato l’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi che questa mattina, al Giardino di Bacco, ha incontrato i bambini di tre classi e i loro genitori – gli incontri sono propedeutici al progetto e utilizzano una modalità teatrale. Attraverso l’ascolto di una storia, la visione di immagini e oggetti con cui interagire, i bambini sono introdotti alla bellezza del giardino e stimolati ad affrontare il lavoro in classe sulle tematiche del progetto". "Successivamente – ha aggiunto l’assessore – c’è il percorso teatrale a Boboli, sempre a cura del Teatro Laboratorio: offriamo ai bambini gli incanti e le suggestioni di un luogo magico dove la magia è data dal vedere nella ‘giusta dimensione’ tutti gli elementi del giardino, artistici e botanici scoprendone la poesia e la bellezza. Il progetto prevede un momento riservato ai genitori, sempre a Boboli: è un invito a vivere da soli, senza i figli l’esperienza vissuta dai ragazzi scoprendo il giardino con gli occhi e l’incanto dei loro piccoli". "Boboli e gli altri giardini storici di Firenze – ha sottolineato Rosa Maria Di Giorgi - costituiscono un patrimonio mondiale da salvaguardare ma anche da vivere e da usar ed è proprio per questo motivo che vogliamo creare nelle giovani generazioni, a cominciare dai bambini, quella consapevolezza capace del buon ‘uso’ di questa straordinaria ricchezza". "Con questo progetto – ha concluso l’assessore all’educazione – vogliamo stimolare nei più piccoli la capacità di sognare, di pensare di essere parte di qualcosa di magico. I bambini giocano ma intanto imparano e, soprattutto, fanno un primo fondamentale incontro con qualcosa di fondamentale per la loro vita, presente e futura: la bellezza". Il progetto prevede anche una mostra al Rondò di Bacco che riunirà i disegni che i bambini faranno di questa loro esperienza.
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