Torna nella città ideale voluta da Papa Pio II Piccolomini tra urla di incitamento e sudore che scorre lo storico Palio del Cacio al Fuso. Dal 31 agosto al 2 settembre a Pienza persone che nella vita fanno i liberi professionisti, i commercianti, gli agricoltori o gli studenti si misurano con la capacità di saper far rotolare una forma di cacio. Cosa che sembra facile ma che invece facile proprio non è.
Cominciano i più giovani, alle 18 di tutti i giorni. Il loro confronto può valere un passaggio all'onore di essere riconosciuti nel mondo degli adulti. Poi alle 21, sempre in Piazza Pio II, cominciano le prove ufficiali.
Il 3 settembre, alle 18, uno spettacolo di Sbandieratori e Tamburini, segna la fine dellattesa e l'inizio della competizione vera. Con la presentazione del Palio, realizzato questanno da Bennati Caterina. L'atto successivo è la Marchiatura a fuoco delle forme di cacio utilizzate per il gioco. Poi, tutti insieme per un momento conviviale a base di pasta fatta in piazza dalle signore del paese (sotto le Logge del Palazzo Comunale), seguito dai festeggiamenti delle contrade con cena tipica, musica e ballo con Orchestra Allegria. Per tutti e per tutta la durata del Palio, nel Giardino dei Lecci, a disposizione anche lo Stand gastronomico gestito dal circolo Arci Pienza Chechi Giordano. Ci sono da accogliere e ben sfamare le migliaia di turisti che ormai da tutta Europa arrivano per il Palio e che volentieri si mischiano ai contradaioli.
Venerdì 4 settembre, in Sala Convegni, è il momento del Premio Pienza, il Concorso Caseario riservato ai Pecorini delle province di Siena, Arezzo e Grosseto, organizzato dalla Delegazione Siena Arezzo dellONAF (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi). La valutazione tecnica è a cura di una giuria di esperti: assaggiatori ufficiali (rigorosamente iscritti in un Albo professionale) si confronteranno con i consumatori, che degusteranno i medesimi prodotti e decreteranno il loro di preferito. Per conoscere i responsi bisognerà attendere la proclamazione ufficiale, domenica 7 settembre. Al pomeriggio, dopo l'esibizione degli sbandieratori, ecco la disputa del Palio dei Giovani. Quindi canti folcloristici e, dopocena, la Serenata a Pienza Concerto della Corale Benvenuto Franci.
Domenica 7 settembre, in una Pienza presa d'assalto, la giornata clou del Palio. Dopo eliminatorie che hanno infiammato le contrade, dopo che i contradaioli hanno adocchiato, attraverso lesibizione dei giovanissimi, i futuri talenti, allo scoccare della decima, davanti a una folla di paesani e turisti, ecco il Palio del Cacio a Fuso. Qui in pochi attimi ci si gioca la fatica di una lunga preparazione e un po' l'onore proprio e della contrada, mix assolutamente micidiale. L'obiettivo da colpire è un fuso, uno di quelli che servivano alla filatura delle lane, in verticale al centro della Piazza. Colpirlo, lanciando e facendo rotolare, o meglio scivolare, un forma di pecorino. A complicare la difficoltà di far dolcemente rotolare 5 chili di formaggio sono la leggera inclinazione e le pietre sconnesse dello storico selciato. Come in un tiro a segno si po arrivare al fuso o avvicinarsi alla meta senza toccarla, oppure oltrepassarla. La precisione vale punti e la gloria. Al vincitore vanno gli applausi della folla e il Palio.
Informazioni:
Ufficio Turistico Comunale: 0578.749905
Informaturista: 0578 748359; info@ufficioturisticodipienza.it
Enogastronomia/ARTICOLO
Nella magica Pienza torna la 53° Fiera del Cacio al Fuso
Dal 31 agosto al 2 settembre gli abitanti di Pienza saranno impegnati nel cercare di far rotolare cinque chili di formaggio sulle pietre sconnesse dello storico selciato della città toscana

Palio del cacio al fuso