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Nobile di Montepulciano: 340 milioni di investimenti per la 1° Docg

L'Anteprima del Vino Nobile si chiude con l’assegnazione delle stelle alla vendemmia 2017: premiati sostenibilità, enoturismo e ospitalità

/ Redazione
Mer 14 Febbraio, 2018

150 giornalisti da ogni parte del mondo hanno partecipato all’Anteprima del Vino Nobile che si avvia al suo epilogo. Sono quarantacinque le aziende presenti con i propri prodotti e con i banchi di assaggio per far scoprire le nuove annate presto sul mercato e cioè il Vino Nobile di Montepulciano 2015, la Riserva 2014, oltre al Rosso di Montepulciano DOC.

Oltre 340 milioni di euro negli ultimi 15 anni, a tanto ammontano gli investimenti fatti dalle 76 aziende vitivinicole di Montepulciano per interventi in cantina o nei vigneti al fine di migliorare la produzione di Vino Nobile di Montepulciano. Una media di 4,7 milioni per impresa vinicola per interventi di varia natura: dal restyling della cantina, a miglioramenti dei vigneti, passando per la tecnologia in campo e in cantina fino alla sostenibilità ambientale.

Il dato più interessante che emerge dall’indagine compiuta sui propri associati dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, è che il 42% delle aziende produttrici sono nate o hanno cambiato il proprietario negli ultimi dieci anni, il che significa che nuovi investitori hanno individuato Montepulciano e il Vino Nobile come obiettivo dei propri interessi economici. Proprietà provenienti da fuori regione (il 60 per cento), ma anche da Montepulciano (il 25%), mentre il 15 per cento degli investitori degli ultimi dieci anni ha passaporto straniero.

Il motivo per cui si investe in questa denominazione è la riconosciuta qualità del Vino Nobile di Montepulciano, qesto è quello che ha risposto la quasi totalità degli intervistati. Il 74% sostiene invece per il prestigio della denominazione, mentre il 65% per la fama di Montepulciano, inteso come territorio e borgo rinascimentale, nel mondo. Per il 56% delle imprese vinicole, investire in questo vino è dovuto al forte legame con il territorio e alla eleganza qui espressa dal Sangiovese. Il 35% ha risposto che si investe nel Vino Nobile perché all’estero è percepito come una delle eccellenze della Toscana e quindi dell’Italia.

Se è il brand quindi ad attrarre nuovi investitori e a far investire nel rinnovamento le storiche imprese, per il futuro la parola chiave è sostenibilità: oltre il 90% degli intervistati infatti, alla domanda progetti per il futuro ha risposto che investirà nel miglioramento della produzione dal punto di vista ambientale. Per il 47% delle aziende invece il futuro vorrà dire investire in enoturismo e ospitalità.

Le Aziende partecipanti all’edizione 2018 sono: Antico Colle, Avignonesi, Barbanera, Bindella, Boscarelli, Canneto, Cantina De’ Ricci, Cantina Del Giusto, Carpineto, Casa Vinicola Triacca, Casale Daviddi, Contucci, Croce di Febo, Dei, Fanetti, Fassati, Fattoria del Cerro, Fattoria della Talosa, Fattoria La Braccesca, Gattavecchi, Godiolo, Cantina Chiacchiera, Icario, Il Macchione, Il Molinaccio, La Ciarliana, Le Badelle, Le Berne, Le Bertille, Lunadoro, Metinella, Montemercurio, Nottola, Palazzo Vecchio, Podere della Bruciata, Poliziano, Priorino, Romeo, Salcheto, Tenuta Gracciano della Seta, Tenuta Tre Rose – Bertani Domains, Tenuta Valdipiatta, Tiberini, Vecchia Cantina, Villa Sant'Anna. 

Per informazioni:
https://www.consorziovinonobile.it/