Cultura/ARTICOLO

"Nostoi" Storie di ritorni e di esodi L'Archeologia parla attraverso l'arte

Al via un progetto che coinvolge trenta giovani artisti e il regista Michael Marmarinos in due cantieri di residenza artistica

/ Costanza Baldini
Lun 16 Marzo, 2015
Nostoi

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Parte in Toscana il primo progetto di "archeologia narrante" che coinvolge trenta giovani artisti italiani e tunisini e il regista greco Michael Marmarinos. "Nostoi" è un progetto di ricerca e cooperazione internazionale tra Italia, Tunisia e Francia sul dialogo possibile tra archeologia e performing art che ha l'obiettivo di promuovere i siti archeologici attraverso i linguaggi delle arti contemporanee.

La prima "esperienza di visita" si terrà sabato 28 e domenica 29 marzo nella Necropoli di San Cerbone nel Parco Archeologico di Baratti e Populonia. Durante le due giornate la storia della Necropoli si svelerà attraverso i movimenti e le parole dei giovani artisti creando un'esperienza narrativa unica. Un vero e proprio "rito", un modo inedito per far parlare le "pietre" che va al di là della semplice visita guidata. Che cos'è in fondo l'archeologia se non una bellissima storia che racconta avvenimenti accaduti moltissimi anni fa ma ancora oggi vivi e presenti nella nostra memoria?

L'esperienza continuerà il 16 e 17 maggio quando gli artisti voleranno a Cartagine Byrsa in Tunisia per essere diretti dall'artista Kais Rostom scenografo, pittore e musicista. L'intento di un progetto come Nostoi è anche quello di creare una rete nel bacino del Mediteraneo favorendo la mobilità dei giovani e la creazione di progetti comuni.

Capofila del progetto è la Cooperativa Archeologia fondata a Firenze nel 1981 che ha messo insieme la Fondazione Fabrica Europa, il Centro Nazionale di Ricerca Scientifica di Marsiglia e il Teatro Nazionale di Tunisi.

Per informazioni e prenotazioni:
Tel 0565-226445 o prenotazioni@parchivaldicornia.it