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Notrap! Ecco la Toscana che previene il bullismo

Il 23 per cento dei giovani dice di essere stato vittima dei bulli. Un progetto della Regione studia il fenomeno e promuove strumenti di prevenzione

/ Redazione
Mer 24 Ottobre, 2018
Notrap!, progetto della Regione Toscana contro il bullismo

In Toscana quasi 5 ragazzi su 20 (23%) dichiarano di essere stati coinvolti almeno una volta o due nel fenomeno del bullismo, nel ruolo di vittima. E altrettanti nel ruolo di bullo. È quanto emerge dal progetto "Notrap!", che all'inizio dell'anno scolastico 2017-18 ha condotto una raccolta dati tra 5245 studenti toscani di 72 scuole secondarie di primo e secondo grado. I risultati saranno illustrati nel corso di un convegno su "Bullismo e cyberbullismo in Toscana: verso un'integrazione di interventi efficaci", presso l'Aula Magna del Rettorato in piazza San Marco a Firenze (24 ottobre).

Dal progetto emerge che il 18% e 19% degli studenti dichiara rispettivamente di aver subito e agito prepotenze occasionalmente, e il 5% ed il 4% di essere vittima o bullo in maniera sistematica. Nelle scuole secondarie di primo grado, i ragazzi che si dichiarano vittime salgono al 28%.

Più bassi i tassi di coinvolgimento nel cyberbullismo, in linea con le medie nazionali: l'8% dichiara di aver subito cyberbullismo occasionalmente e il 2% in modo sistematico. Percentuali simili per i cyberbulli (9% e 2% per un totale di 11%).

Il progetto "Notrap!", finanziato con 60mila euro dalla Regione Toscana, ha visto impegnato anche l'Ufficio scolastico regionale e 400 docenti hanno partecipato a incontri di formazione ad hoc. «Il bullismo e cyberbullismo sono fenomeni sempre più frequenti tra i ragazzi» commenta l'assessore toscano al welfare, Stefania Saccardi. «Un'indagine dell'Ars ci dice che in Toscana un adolescente su cinque ha subito forme di violenza sistematica. Per questo abbiamo sottoscritto questo accordo che si pone l'obiettivo di studiare meglio il fenomeno, e mettere in atto tutti gli strumenti di prevenzione in nostro possesso per contrastarlo».