La Toscana si è data un nuovo governo del territorio. Ieri il consiglio regionale ha approvato la variante alla legge urbanistica ferma al 2005. I contenuti sono i seguenti. Per quanto riguarda le aree urbane, i Comuni potranno dare il via ai lavori in un mese grazie a procedure più semplici per adottare le varianti al piano strutturale e al piano urbanistico. Sono tutelate le aree agricole: c'è il divieto di realizzare nuovi insediamenti residenziali.
Mentre nascono le conferenze sovracomunali per costruire nuove fabbriche fuori dalle aree urbane. Saranno uno strumento di co-pianificazione di area vasta composto da Regione, province e comuni e daranno un parere obbligatorio ai Comuni interessati.
Ma le amministrazione comunali potranno comunque riprogettare i margini di definizione di aree agricole e urbane con l'obiettivo di per costruire insediamenti che siano di qualità. Apre anche un sistema informativo geografico regionale che servirà da banca-dati a tutti i comuni per redigere il piano conoscitivo per eventuali lavori da fare.
“Con l'approvazione di questa legge lungimirante – ha commentato soddisfatto il presidente della Regione Enrico Rossi - che consentirà alla Toscana uno sviluppo di qualità, diamo dignità e forza alle istituzioni. La Toscana ce la fa ad andare oltre gli interessi particolari e afferma un punto di vista più alto. Nel tutelare il territorio per le prossime generazioni, sembra quasi ispirarsi a una idea di politica come 'arte del rimedio' secondo la formulazione di Machiavelli”.