Enogastronomia/ARTICOLO

Olio: dalla Toscana arriva una App contro le frodi

iOlive, che ha vinto l’Oscar Green di Coldiretti, aiuta gli addetti ai lavori e presto anche i consumatori a tracciare la provenienza dell’extravergine dall’oliveto alla tavol

/ Redazione
Mer 6 Aprile, 2016

Si chiama iOlive la App salva-truffe che arriva dalla Toscana per combattere le frodi nel settore dell’olio e tutelare il vero extravergine. La App nasce da un’idea di Pietro Barachini, titolare della Società Pesciatina di Orticoltura, ed è una piattaforma che aiuta i consumatori a vedere la carta di identità dell'olio che stanno comprando e pure gli addetti ai lavori, come gli assaggiatori ufficiali delle camere di commercio e a tutte le aziende della filiera.

“La App vuole certificare un passaggio fondamentale per la qualità che è l’analisi organolettica attraverso il metodo Coi, necessaria per ottenere le certificazioni Dop e l’Igp – spiega Pietro Barachini – oggi viene fatta con schede cartacee ma la carta può esserte replicata o essere comunque soggetta a frodi, noi abbiamo pensare di intrappolare questa scheda in un iPad, così una volta compilata va in un server protetto e non può essere più manomessa.”

Questa è la versione per gli assaggiatori, mentre da ottobre iOlive si rivolgerà anche ai consumatori, che leggendo con il proprio smartphone l’etichetta grazie a un codice QR otterrano la tracciabilità della bottiglia dell’olio, compreso il certificato di analisi. Un’idea innovativa che lo scorso anno è stata premiata con l’Oscar Green di Coldiretti, che viene assegnato alle migliore idee dei giovani agricoltori italiani.

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