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Oulet: positivo per tutto Mugello

Intorno a Barberino crescono presenze turistiche e giro d'affari

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
outlet barberino
A quattro anni dall’apertura dell’Outlet di Barberino, il Mugello fa i conti con le ricadute sull’intero sistema economico del territorio: ne emerge un bilancio positivo, con i benefici che superano i costi.
Questa l’analisi dello “Studio sull'andamento dell’economia e del commercio nel territorio della Comunità Montana Mugello”, curato da Simurg Ricerche per conto della Comunità Montana Mugello, che analizza l’evoluzione della struttura del sistema economico-commerciale mugellano. La presentazione si è tenuta ieri pomeriggio presso la sede dell’incubatore di imprese a Pianvallico, Scarperia, con la partecipazione di numerosi amministratori locali e rappresentanti di organizzazioni imprenditoriali.

Nella sua generalità, nel periodo 2005 – 2009 "il sistema commerciale del Mugello dimostra una sostanziale tenuta anche rispetto all'insediamento di un centro attrattore forte come l'Outlet di Barberino". L’impatto negativo è stato contenuto agli esercizi di vicinato non alimentari delle aree più limitrofe e solo nel comune di Barberino si è assistito anche una diminuzione numerica degli esercizi, mentre effetti positivi si sono riscontrati soprattutto in quelli di somministrazione di alimenti e bevande (bar e ristoranti), con un incremento delle attività in parte legato anche alle maggiori presenze di visitatori presso l’Outlet.

Nell’Outlet sono presenti circa 100 negozi per una occupazione di oltre 700 persone, un fatturato che ormai supera i 100 milioni di euro e un numero di visitatori che si attesta sui 3 milioni annui: se la clientela è prioritariamente locale, cioè con origine nell’area metropolitana e mugellana, il bacino di utenza si estende alla Toscana e alla parte centrale dell'Emilia Romagna.
Un fenomeno recente interessante è quello della crescita di presenze all’Outlet di turisti organizzati, prevalentemente giapponesi, anche ospitati in strutture alberghiere mugellane (i giapponesi sono il primo paese per arrivi nel Mugello). L’Outlet si configura quindi come un ulteriore attrattore turistico del Mugello, e può a maggior ragione e molto più di quanto sia stato fatto sinora essere un elemento di visibilità del territorio e di notorietà delle risorse locali
. Sul versante occupazionale il 67% degli addetti dell’Outlet risiedono nel territorio del Mugello e (secondo i dati della direzione) quasi il 60% di addetti hanno contratti a tempo indeterminato, anche se opinioni non del tutto positive emergono circa le relazioni sindacali. Ricadute negative, ma attenuate dalla risistemazione del casello e della rete viaria, si sono avvertite sulla viabilità con la congestione del traffico che si verifica nei momenti di maggiore affluenza.

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