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Pasqua in Toscana: feste, tradizioni e rievocazioni della Passione

Dallo Scoppio del Carro di Firenze fino all'Antica Giudeata di Chianciano Terme, tante iniziative, eventi, tradizioni e folklore

/ Ilaria Giannini
Mar 31 Marzo, 2015
Scoppio del Carro a Firenze

Per Pasqua e Pasquetta la Toscana si veste a festa, con tante tradizioni e rievocazioni che animera nno le città d'arte e i borghi più belli. Partiamo da Firenze, dove la domenica di Pasqua davanti al Duomo va in scena da 350 anni lo spettacolare Scoppio del Carro. La cerimonia inizia alle 10 del mattino, quando il Carro, carico di fuochi d’artificio, sfila in processione con gli sbandieratori e i tamburini per le strade del centro storico e arriva davanti a Santa Maria del Fiore. Qui alle 11 la colombina, un razzo a forma di colomba che simboleggia lo Spirito Santo, vola fuori dalla cattedrale e va ad incendiare il Carro, dando vita a uno spettacolo pirotecnico straordinario.

Tra le rievocazioni della Passione, da non perdere l’Antica Giudeata a Chianciano Terme, la processione del Venerdì Santo che riprende una tradizione del Seicento e vede oltre 150 figuranti in costume sfilare per le strade del borgo, con i soldati romani a cavallo, il Cristo che porta la croce, le Pie Donne, il corteo di Ponzio Pilato con le ancelle e i dignitari.

Molto suggestiva anche la Processione degli Scalzi, che va in scena a Pienza sempre la sera del Venerdì Santo, preceduta da dodici figure incappucciate e a piedi nudi, che reggono una fiaccola in mano.

A Grassina invece sono ben 500 le figure in costume del corteo storico della rievocazione della Passione del Venerdì Santo: 90 minuti di sfilata che diventa una vera e propria raffigurazione scenica molto potente.

A Radicofani le rievocazioni iniziano il Giovedì Santo: dopo la messa per le strade sfila la processione di penitenza, a cui partecipano dodici fratelli della congregazione di Sant’Agata, in cappa rossa, e dodici membri della confraternita di Misericordia, in cappa bianca. Il Venerdì Santo la processione parte dalla chiesa di San Pietro e arriva a quella di Sant’Agata, dove si tiene l’adorazione del Calvario, davanti allo splendido altare di Andrea Della Robbia.