Rievocazioni storiche ma anche merende all’insegna dei sapori di una volta: la Pasqua in Toscana è l’occasione perfetta per scoprire il lato più autentico del territorio, per perdersi nei vicoli medievali dei borghi in festa e assaggiare i piatti della tradzioni.
L’appuntamento clou è a Firenze, dove la domenica di Pasqua davanti al Duomo va in scena da 350 anni lo spettacolare Scoppio del Carro. La cerimonia inizia alle 10 del mattino, quando il Carro, carico di fuochi d’artificio, sfila in processione con gli sbandieratori e i tamburini per le strade del centro storico e arriva davanti a Santa Maria del Fiore. Qui alle 11 la colombina, un razzo a forma di colomba che simboleggia lo Spirito Santo, vola fuori dalla cattedrale e va ad incendiare il Carro, dando vita a uno spettacolo pirotecnico straordinario.
Tra le rievocazioni della Passione, da non perdere l’Antica Giudeata a Chianciano Terme, la processione che riprende una tradizione del Seicento e vede oltre 150 figuranti in costume sfilare per le strade del borgo, con i soldati romani a cavallo, il Cristo che porta la croce, le Pie Donne, il corteo di Ponzio Pilato con le ancelle e i dignitari.
Molto suggestiva anche la Processione degli Scalzi, che va in scena a Pienza sempre il venerdì santo, preceduta da dodici figure incappucciate e a piedi nudi, che reggono una fiaccola in mano.
A Grassina invece sono ben 500 le figure in costume del corteo storico della rievocazione della Passione: 90 minuti di sfilata che diventa una vera e propria raffigurazione scenica molto potente.
A Radicofani le rievocazioni iniziano il Giovedì Santo: dopo la messa per le strade sfila la processione di penitenza, a cui partecipano dodici fratelli della congregazione di Sant’Agata, in cappa rossa, e dodici membri della confraternita di Misericordia, in cappa bianca. Il Venerdì Santo la processione parte dalla chiesa di San Pietro e arriva a quella di Sant’Agata, dove si tiene l’adorazione del Calvario, davanti allo splendido altare di Andrea Della Robbia.
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Tra gli eventi più divertenti a cui partecipare senza dubbio la Festa del Cedro a Bibbona, che per Pasquetta invade il borgo della Costa degli Etruschi con mercatino di prodotti tipici e artigianali e culmina alla sera con il Palio delle Botti, la gara che vede i rioni spingere le botti per le strette stradine del borgo.
A Castiglion Fibocchi per Pasquetta si tiene il Carnevale dei Figli di Bocco, con sfilate in maschera, spettacoli nelle piazze e stand gastronomici.
Lunedì dell’Angelo in mezzo alla natura a Villa La Pescigola, a Fivizzano in Lunigiana, dove per il Festival dei Narcisi si tiene una speciale caccia alle uova per i bambini nel grande giardino in fiore.
Sempre per Pasquetta all’Eremo di Santa Caterina a Rio nell’Elba da non perdere la Sagra della Sportella, il tipico dolce pasquale dell’isola che un tempo veniva donato dalle ragazze ai loro innamorati per suggellare il fidanzamento.
È dedicata ai sapori antichi la Festa della farina dolce che si celebra a Piteglio, sulla Montagna pistoiese, nel giorno di Pasquetta, con degustazione delle specialità preparate con la farina di castagne, come il castagnaccio e i necci, simili a crepes, cotti sulla piastra e riempiti di ricotta.
Molto originale la festa che si tiene per il Lunedì dell'Angelo a Quadalto, piccola frazione dell'incantevole borgo di Palazzuolo sul Senio, dove la Sagra dell’uovo sodo offre non solo stand gastronomici con le specialità pasquali ma anche la possibilità di assistere a una serie di sfide con le uova sode.