La Toscana punta tutto sulla riconversione e il rilancio del polo siderurgico di Piombino. Anche attraverso un contributo pubblico che la Regione è pronta a elargire attraverso i fondi comunitari. Ma il Governo italiano deve dotarsi di un piano industriale per l'acciaio che disegni un ruolo per Piombino. Questo il quadro che emerge dall'intervento in Consiglio regionale del presidente Enrico Rossi.
"Domani - ha detto il governatore - firmeremo un protocollo con il ministero dell'Industria e mettiamo a disposizione diverse decine di milioni perché il nuovo acquirente si impegni non solo a fare il forno elettrico ma anche il Corex. Questo consentirebbe il mantenimento dell'occupazione e della produzione come quella delle verghe per i binari dei treni da 108 metri che in Italia si producono solo a Piombino''.
Manca al momento un imprenditore disposto a scommettere sulle acciaierie. ''Pare che il grande capitalismo italiano sia declinato - ha commentato Rossi - e non abbia più voglia accettare sfide di questo tipo per cui se anche arriveranno proposte straniere noi saremo ben contenti''. Manca pure un piano industriale nazionale per l'acciaio e non c'è chiarezza da parte del ministro Zanonato. Adesso però "tocca al governo nazionale - ha insistito il governatore -, che deve sposare con un pronunciamento chiaro il progetto di riconversione industriale. Dopodiché dovrà entrare in gioco il mercato, per trovare un imprenditore che, dotato di tutti gli strumenti necessari, si dedichi al rilancio''.
La Toscana, dunque, è pronta a scommettere sulla siderurgia a Piombino. A breve il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, con delega all'industria, visiterà Piombino.