Rossa fiammante, con tanto di croce pisana. E’ la prima “bici-ambulanza” munita di defibrillatore in dotazione alla polizia municipale di una città italiana e giovedi 24 marzo, nel corso di una simpatica cerimonia che si è svolta in Piazza XX Settembre, il Sindaco di Pisa Marco Filippeschi l’ha consegnata direttamente nelle mani del comandante dei vigili urbani Massimo Bortoluzzi dopo averle ricevuta da quelle del professor Maurizio Cecchini e di Paolo Lorenzi, rispettivamente, presidenti di “Cecchini cuore” e “Idee per Pisa”, le due realtà promotrici dell’iniziativa, insieme alle famiglie pisane Bartalini e Chiarenza che hanno scelto questo modo per ricordare “nonna” Mirella, scomparsa recentemente a causa di una insufficienza respiratoria.
"L’obiettivo è quello di aumentare ulteriormente il numero di “bici-ambulanza” in dotazione ai nostri agenti ma intanto partiamo con questa arrivata grazie alla generosità delle due famiglie e all’impegno di due realtà del volontariato cittadino – ha detto il sindaco -: il fatto che Pisa sia il primo comune d’Italia a dotare i suoi vigili questo genere di apparecchiatura - che invece è strumento molto diffuso in tantissime città europee a cominciare da Londra – è, certo, per noi un piccolo vanto, ma anche indice di quanto ancora ci sia da fare nel nostro Paese, per promuovere la tutela della salute sulle strade".
Già perché il defibrillatore automatico può davvero salvare la vita a ciascuno di noi e il motivo lo ho spiegato il professor Maurizio Cecchini, di professione cardiologo con oltre venticinque anni di esperienza lavorativa nella medicina d’urgenza: "Il fatto è – ha detto - che, in caso di aritmia, il tempo limite entro il quale è necessario intervenire per conservare un barlume di speranza è di dieci minuti dalla perdita di coscienza e che un’ambulanza attrezzata in una città di medie dimensioni come Pisa ha un tempo medio d’intervento non inferiore a dieci minuti. Ecco perché, quindi, la defibrillazione precoce può essere l’unica speranza di vita", ossia l’intervento che è possibile fare grazie all’apparecchio montato sulla nuova “bici-ambulanza” della municipale pisana munita anche di un areatore per la respirazione bocca a bocca e di un kit per il pronto soccorso.
L’utilizzo del defibrillatore automatico è semplicissimo come hanno potuto notato coloro che, questa mattina in Piazza XX Settembre, hanno potuto vederlo in azione durante la dimostrazione tenuta dallo stesso professor Cecchini: basta applicare due piastre adesive al torace del paziente e premere il pulsante di accensione. Una voce registrata avverte che l’apparecchio sta esaminando l’elettrocardiogramma: in caso di rilevazione di aritmia, dopo un secondo avviso vocale somministra la prima scarica elettrica e, in caso di fallimento, replica automaticamente l’intervento. La manovra è facile, dunque, e proprio per questo consentita dalla legge a ciascun cittadino: per usarlo, infatti, non assolutamente necessario essere medici o infermieri, anche se alcune conoscenze minime di tecniche di pronto soccorso e di rianimazione cardiopolmonare di base sono, ovviamente, sempre consigliabili.
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Pisa, arriva la bici-ambulanza con defibrillatore
E' il primo comune in Italia a dotare i propri vigili urbani di una "bici-ambulanza"

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