Cultura/ARTICOLO

Pisa, lo smog "spegne" il murales di Haring

Dopo 22 anni i colori si stanno opacizzando a causa degli agenti atmosferici, necessario un restauro

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
"Il murale Tuttomondo di Haring va restaurato perché fu lo stesso artista a dire di ritoccarlo quando avessimo ritenuto opportuno di farlo". Lo ha dichiarato Piergiorgio Castellani, la persona che ha portato l'artista newyorkese Keith Haring a dipingere a Pisa il più grande murale mai realizzato in luogo pubblico.
L'opera è stata realizzata nel 1989, en plein air,
nella parete posteriore della chiesa di Sant'Antonio. Dopo 22 anni i colori si stanno opacizzando a causa degli agenti atmosferici e dello smog. Castellani aveva 18 anni quando incontrò Haring a New York e lo invitò a realizzare un murale in una città rinascimentale come Pisa. "Andai personalmente con lui - ha raccontato - nei magazzini di Uliveto Terme della società di vernici Caparol e Haring scelse i colori uno ad un uno e spiegò di volerli appositamente puri, pantone, in modo che fosse semplicissimo ritoccarli quando noi avessimo ritenuto opportuno farlo". Castellani è convinto non solo che si "debba intervenire per "ridare forza e vivacità ai colori" ma che si dovrebbe ricreare quell'atmosfera di happening artistico che, per una settimana, investì Pisa. "Haring - spiega Castellani che oggi ha 40 anni ed è un produttore di vini - si muoveva come un cantante pop, saliva e scendeva dalle impalcature per parlare con le persone, per dipingere le magliette e le vespa e poi scelse tra il pubblico 5-6 ragazzi che lo aiutassero a colorare alcuni frame del murale". Lo scorso dicembre, per ricordare il maestro a 20 anni dalla morte, fu realizzato il puzzle più grande del mondo proprio davanti al murale. Al suo montaggio parteciparono cittadini, turisti, bambini, studenti e semplici passanti e furono assemblati 32.256 tasselli, raffiguranti le opere più famose dell'artista, per una misura complessiva di 5,44 metri per 1,92 di altezza.

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