Cercasi gestori “puliti” per far vivere i 5 locali sequestrati per camorra a Pisa e Viareggio. Questo l'appello lanciato stamani dal pubblico ministero Giulio Monferini, assieme a Guardia di Finanza e Polizia di Stato, per non far perdere il posto ai 20 lavoratori dei ristoranti colpiti dall'operazione della Dda di Firenze.
Il blitz anticamorra - che ha coinvolto Napoli, Roma e Firenze - ha portato in Toscana alla messa sotto indagine di 12 persone per reati di riciclaggio, impiego di proventi illeciti nell'economia e intestazione fittizia di valori aggravati da finalità di favorire organizzazioni mafiose. Di mezzo ci sono le infiltrazioni del clan Contini in Toscana, gruppo camorristico egemone a Napoli.
Ma l'appello lanciato per salvare le attività sotto sequestro ha dei caratteri di eccezionalità. Che si sappia, infatti, è la prima volta che gli inquirenti non si fermano al sequestro di tipo sanzionatorio, ma cercano di salvare le attività economiche altrimenti destinate alla chiusura.
I locali sequestrati, per i quali si cercano gestori, sono 'La Passeggiata' di Viareggio, il ristorante-pizzeria 'Antico vicoletto' di Pisa e il ristopizza 'L'Arciere', sempre a Pisa, 'L'imbarcadero' a Marina di Pisa e il 'Salustri' a San Giuliano Terme. Il custode giudiziario professor Stefano Pozzoli ha il compito di trovare degli imprenditori che possano far continuare l'attività di ristorazione. Chi fosse interessato può mandare una mail con tanto di curriculum vitae all'indirizzo selezionegestori@pec.it entro il 24 gennaio.
L'obiettivo è affidare gli incarichi entro fine mese, in modo da riaprire le attività in tempi brevi. Anche se, una volta confermato il sequestro, dovranno passare i termini per la confisca. Che è poi un anno, un anno e mezzo. "Questi sequestri - ha chiuso il pm Giulio Monferini - sono finalizzati alla confisca. Per cui è anche nell'interesse dell'autorità giudiziaria che siano gestiti in modo che mantengano o aumentino il loro valore nel tempo".