Ambiente/ARTICOLO

Pistoia: con l'ospedale green risparmia energia e denaro

Il Nuovo Ospedale della città toscana è stato progettato per eliminare gli sprechi energetici e risparmiare denaro pubblico

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
nuovo ospedale pistoia
Pannelli fotovoltaici, apparecchiature a basso consumo e riciclo dell’acqua piovana per consumare meno e fare salute. Il Nuovo Ospedale di Pistoia è stato progettato per eliminare gli sprechi energetici e risparmiare denaro pubblico. Per luce, acqua, riscaldamento e aria condizionata sono state adottate soluzioni eco-compatibili e in linea con le normative europee sul contenimento dei consumi e sul rispetto dell’ambiente.

Il nuovo complesso, pur essendo a contenuto altamente tecnologico e polispecialistico, è stato progettato in veste green. Nel nuovo ospedale sarà il cogeneratore la fonte primaria che garantirà la produzione combinata sia di energia elettrica che termica: assicurerà il massimo rendimento, il risparmio di energia primaria e la riduzione delle emissioni (principalmente CO2). L’impianto fornirà l’energia necessaria al Nuovo Ospedale ed alla Palazzina Servizi, 365 giorni all’anno, 24 ore su 24, consentendo così di perseguire un notevole risparmio economico e, conseguentemente, di spostare le risorse dal consumo di energia ai servizi al cittadino. Con l’istallazione del cogeneratore sarà possibile risparmiare fino al 35%.

L’energia elettrica arriverà anche dall’installazione dell’impianto fotovoltaico: ci saranno 1344 pannelli suddivisi in 28 campi, senza strutture di supporto interconnessi con un sistema di accumulatori. L’impianto di produzione di energia elettrica, tramite conversione fotovoltaica, avrà una potenza di picco di 50 kW e sarà prodotta utilizzando dei moduli di silicio amorfo collocati sulla copertura dell’edificio ospedaliero. La scelta del silicio amorfo, che ha livelli prestazionali inferiori rispetto alle più recenti tecnologie, è stata dettata principalmente dalla necessità di ridurre al minimo l’impatto ambientale, poiché i vincoli paesaggistici richiedevano un minimo impatto visivo dall’esterno e forte riduzione delle riflessioni.

E’ previsto anche il riutilizzo dell’acqua piovana raccolta dalle coperture che sarà convogliata in un’apposita vasca avente una capacità di circa 200 metri cubi e, opportunamente trattata, potrà essere poi riciclata per l’alimentazione delle cassette dei WC dei servizi sanitari o a scopo irriguo. Si considera di recuperare circa 10.000 metri cubi di acqua all’anno.
Infine la struttura a pannelli della facciata rappresenta un elemento fondamentale per il rispetto dei criteri energetici e acustici; i pannelli realizzati in fabbrica, prodotti in modo
uniforme e con un procedimento automatizzato, consentono risultati eccellenti per il contenimento delle dispersioni termiche (quindi minor energia spesa per riscaldare o raffrescare la struttura) e garantiscono una perfetta barriera contro i rumori realizzando così un ottimale comfort acustico all’interno della struttura.