Made in Toscana/ARTICOLO

Pitti Filati: tessile italiano in crisi

Registrato un calo di fatturato del 17,6%

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Pitti Filati si apre domani alla Fortezza da Basso di Firenze sotto non buoni auspici: secondo Sistema Moda Italia infatti la filatura italiana (filati lanieri, cotonieri e linieri) ha registrato nel 2009 un calo di fatturato del 17,6%, per un valore sceso a 2,4 miliardi di euro circa. Prevista una flessione anche per l'attività produttiva (-21,4%).

Il cedimento dell'anno passato è dovuto, oltre alla debolezza della domanda mondiale, anche alla bassa domanda interna. Con riferimento al fatturato estero si stima una contrazione su base annua del -18,9%, mentre l'import dovrebbe calare del -23,9%. Nei primi 9 mesi del 2009 é calato in particolare quello di filati cardati ( -9,2%), è invece cresciuto l'export di questo filato nell'area est-europea, Croazia (+14,3%), Bulgaria (+18,1%) e Polonia (+12,9%), ma anche Regno Unito (+4,2%), Portogallo (+6,5%) e Paesi Bassi (+10,7%).

Cala complessivamente del 17,2% l'export di filati pettinati che è in crescita, invece, verso Cina (+32,5) e Tunisia (+82%).
Le vendite estere di filati misti chimico-lana hanno ceduto del -21%; l'export è, invece, cresciuto verso il Portogallo (+74,7%), la Bulgaria (+29,9%) la Grecia (+12,9%)e Hong Kong (+4,8%). Calo del -25% per l'export di filati di cotone.
Da gennaio a settembre 2009 flette anche l'import (-14,5% per i filati cardati, -30,6% per i filati pettinati, -32,6% dei filati di cotone), con l'eccezione dei filati misti chimico-lana cresciuti del +13,5% (+16% nella sola area comunitaria).

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