L'arte dei pittori iberici del primo Cinquecento in trasferta a Firenze con la mostra “Norma e capriccio. Spagnoli in Italia agli esordi della maniera moderna”, la prima organizzata nel 2013 dalla Galleria degli Uffizi che si terrà da domani al 26 maggio. In esposizione, tra le varie opere, lavori di Alonso Berruguete, Pedro Machuca, Pedro Fernandez (meglio noto come lo 'Pseudo-Bramantino'), Bartolomé Ordonez.
La mostra si articola in otto sale: nelle prime quattro viene illustrato il percorso italiano di Alonso Berruguete, ed in particolare, nella quarta, le sue produzioni vengono accostate a quelle di pittori e scultori toscani a lui contemporanei, tra i quali Andrea del Sarto, Rosso, Pontormo, Baccio Bandinelli e Domenico Beccafumi. Nella quinta sala vi sono poi le tavole di Pedro Machuca prestate dal Museo del Prado e dalla Galleria Borghese, che offrono uno spunto di riflessione sulla sua collaborazione, negli anni Dieci e Venti del secolo, alla bottega di Raffaello. Dedicate all'ambiente partenopeo la sesta e la settima sala, con opere di Bartolomé Ordonez e Diego de Siloe.
Nell'ultima sezione sono raccolte invece opere realizzate dagli artisti protagonisti della mostra al loro rientro in patria. Saranno esposte la Sacra Famiglia dipinta da Machuca per Jaen attorno al 1520, ma anche due sue tavole dipinte con un pittore fiorentino noto come l'Indaco. A concludere il percorso due sculture realizzate da Alonso Berruguete negli anni Venti del Cinquecento guardando a modelli italiani desunti dall'Antico (come il Laocoonte) o dall'arte fiorentina del Rinascimento (come il San Giorgio di Donatello).
Promotori della mostra, tra gli altri, Mibac, Polo museale fiorentino ed Ente Cassa di Risparmio di Firenze. A presentare la rassegna, oggi agli Uffizi, sono stati la sovrintendente al polo Cristina Acidini e il direttore della Galleria Antonio Natali.