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Pmi: cresce la richiesta-credito

Lo rende noto l'Osservatorio permanente di Confartigianato Firenze

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Nel 2009 le richieste di credito in provincia di Firenze sono cresciute del 104.6% sul 2008 e del 57,9% nel quarto trimestre 2009 rispetto al terzo.
Lo rende noto l’Osservatorio Permanente sul Credito che Confartigianato Imprese Firenze ha istituito per monitorare costantemente il rapporto tra mondo bancario e piccola e micro imprenditoria artigiana e commerciale dell’area fiorentina.

In deciso peggioramento anche la qualità del credito, richiesto nel 71,06% dei casi per far fronte ad esigenze di liquidità ed affidamento a breve termine anche se il 4° trimestre 2009 ha segnato una lievissima ripresa della domanda di finanziamenti per investimenti (28,94% rispetto al 26,53% del 3° trimestre).
In crescita anche l’importo medio delle richieste (60.219 euro nel 4° trimestre 2009 rispetto ai 48.100 del 3°) e la durata richiesta (63 mesi rispetto a 61).

Eccessivo il numero di richieste respinte e ridimensionate nel 4° trimestre 2009 (diminuzione dell’importo concesso o richiesta di ulteriori garanzie), anche se in leggero calo rispetto al 3° (23,82% rispetto a 26,2%), ma diminuito il tempo medio di risposta (35-45 giorni dai 60-70 del terzo trimestre).
In crescita l’appeal esercitato dalle banche nazionali grazie a politiche commerciali “più aggressive”: le banche territoriali, infatti, concentrano nel quarto trimestre 2009 “solo” il 77,37% delle richieste che raggiungevano quota 94,7% solo tre mesi prima.

Il settore con “più fame di credito” è quello dell’edilizia che raccoglie il 25,20% delle richieste, seguito da benessere (15,8% ma principalmente per investimenti), manifatturiero (12.9%), commercio (12,3%), alimentare e pubblici esercizi (10,4%), artigianato artistico (8,10%), autoriparazione (7,9%), ICT (4,5%), imprese pulizia (2,9%).

 “Dati che dimostrano come la questione dell’accesso al credito delle piccole e medie imprese artigianali e commerciali rimanga irrisolta, nonostante proclami e annunci di buone intenzioni da parte di banche e istituzioni - dichiara Gianna Scatizzi, presidente di Confartigianato Imprese Firenze - Occorre invece che gli istituti di credito accompagnino passo passo il percorso di uscita dalla crisi del tessuto imprenditoriale”.
“Inoltre continua a rimanere irrisolta la questione delle commissioni alternative alla commissione di massimo scoperto, più onerose anche di 10 volte. Una condotta senza mezzi termini riprovevole, con l’aggravante di applicazione in periodo di crisi” conclude Scatizzi.


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