Made in Toscana/ARTICOLO

Polo tecnologico empolese Intesa tra Regione e aziende

Firmato accordo per lo sviluppo della realtà produttiva che conta circa mille addetti

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Polo tecnologico empolese
Un’intesa fra Regione Toscana, Comuni di Empoli e Montelupo Fiorentino, aziende Computer Gross e Cabel per lo sviluppo del polo tecnologico dell’area empolese, una realtà produttiva che opera nei settori a tecnologia avanzata dell’Ict e che conta attualmente circa mille addetti.
A firmarla è stato l’assessore toscano alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini, insieme al sindaco di Empoli Luciana Cappelli, a quello di Montelupo Fiorentino Rossana Mori e ai rappresentanti dei due gruppi industriali Computer Gross e Cabel. Si tratta di due aziende di primaria importanza, leader a livello nazionale nei rispettivi settori. Cabel, con un fatturato di circa 35 milioni e 180 dipendenti nelle varie sedi, è specializzata nei servizi bancari informatizzati, mentre Computer Gross è un’azienda di distribuzione di soluzioni Ict, con un fatturato annuo di circa 600 milioni di euro, sedi in tutta Italia e circa 300 fra dipendenti e collaboratori.

L'accordo si propone di trovare una soluzione, nell’immediato e poi a regime, a quello che al momento è considerato il principale freno ad un ulteriore sviluppo del polo, ovvero la mancanza di una razionale viabilità di accesso che consenta ai mezzi pesanti di raggiungere agevolemente le aziende. Il senso dell’intesa è quello di sollecitare l’impegno di tutti i soggetti in modo da garantire l’accesso scongiurando effetti negativi sulla viabilità della zona e sulla qualità della vita dei cittadini che vi abitano. Il punto di partenza è la consapevolezza delle potenzialità di un’area che vede la presenza di una rete di piccole e medie imprese, la vicinanza di centri universitari e infrastrutture importanti che la collegano con il mondo, come la la Fi-Pi-Li o la vicinanza agli aeroporti di Pisa e Firenze.

“L’intesa – spiega Simoncini – sollecita l’impegno e mette in gioco l’iniziativa di tutti, istituzioni e privati che, ciascuno per le proprie competenze, si attivano per collaborare e porre in atto ogni soluzione per dare una rapida soluzione al problema. E’ un esempio virtuoso di come pubblico e privato possono collaborare con l’obiettivo di mantenere, consolidare e possibilmente rilanciare attività produttive e posti di lavoro sul territorio”.
L’intesa prevede che i Comuni si attivino per trovare le soluzioni urbanistiche per una rapida realizzazione delle opere necessarie, mentre le aziende si sono dette disponibili a partecipare alla copertura dei costi e la Regione a svolgere funzioni di coordinamento per favorire il raggiungimento degli obiettivi. Soddisfatti anche gli amministratori locali che sottolineano come, grazie all’intesa, si sia arrivati a definire una soluzione ad un problema annoso che non penalizza l’azienda ma che, nel contempo, tiene conto delle necessità di sviluppo e valorizzazione di una realtà produttiva importante e consente di dare risposte alle esigenze del territorio e degli abitanti delle frazioni interessate.