Il sindaco: 'E' anche così che intendiamo fare cultura, riportando a casa i simboli pratesi'. Il Comune di Prato fa shopping a New York, per la precisione alla casa d'aste Christie's, la più antica del mondo. Per 100mila dollari torna ad essere patrimonio di Prato la raffigurazione che Filippino Lippi fece di un crocifisso, lo stesso già realizzato per il pannello centrale della celebre pala d'altare Valori andata distrutta in Germania. Un'opera preziosa del periodo rinascimentale, perfettamente conservata, delle dimensioni di trenta centimetri per venti con finiture in oro. Il dipinto apparteneva al Denver Museum, al quale fu donato nel 1955 dalla famiglia Guggenheim che ne era proprietaria. 'E' anche così che intendiamo fare cultura, riportando i simboli pratesi a casa nostra', ha detto il sindaco Cenni.Cenni, assieme a Fabrizio Moretti, esperto d'arte e tra i suoi consiglieri personali, ha seguito passo passo il destino del dipinto di Filippino Lippi fino all'asta che si è chiusa con successo.
L'opera torna a Prato e esaudisce il vincolo posto dal Denver Museum che non si è preoccupato di chi potesse acquistarla, quanto di garantire che restasse visibile al pubblico. Il Comune ha potuto aggiudicarsi l'asta grazie ad una delibera approvata dalla giunta. La bella notizia è stata accolta dal Consiglio comunale di oggi pomeriggio con un applauso bipartisan.Il crocifisso di Filippino Lippi potrebbe essere solo il primo tassello del modo concreto di intendere la cultura da parte del sindaco. Un giorno, forse, potra' tornare a casa anche l'archivio Malaparte e a questo si starebbe ora lavorando.
Cultura/ARTICOLO
Prato si aggiudica all'asta un'opera di Filippino Lippi
Il dipinto, che raffigura un crocifisso, è stato battuto a New York da Christe's. Il prezzo di aggiudicazione è 100mila dollari

Crocifisso