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Prestiti cambializzati: cosa sono e perché richiederli

/ Redazione
Mer 10 Giugno, 2015

Sembra che le domande di prestito siano tornate a crescere. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, le famiglie italiane stanno riacquistando fiducia nel mercato e i dati del mese di maggio lo dimostrano. C’è da dire che oggi, per chi avesse la necessità di chiedere un prestito, è possibile scegliere tra una vasta gamma di tipologie, ricorrendo anche ai servizi di confronto tra prestiti del comparatore SuperMoney, o ad altri portali che possono aiutare nell’individuare il finanziamento a tasso più agevolato.

 

Secondo i dati dell’ultimo rapporto del Crif, a maggio si è registrato un aumento delle domande di prestiti del +9,9%. Anche i valori delle somme richieste registrano una crescita. Oltre ai prestiti personali e ai prestiti online, sembra che stiano tornando in voga anche i prestiti cambializzati. Questi erano molto diffusi intorno agli anni Settanta, per poi cadere nel dimenticatoio. Oggi gli italiani sembrano averli riscoperti, tant’è che negli ultimi anni sono tra i tipi di finanziamento più richiesti.

Prestiti cambializzati: cosa sono?

I prestiti cambializzati sono dei finanziamenti personali, quindi non finalizzati all’acquisto di uno specifico bene o servizio, che si avvalgono delle cambiali, causali di pagamento che sostituiscono le tradizionali rate di rimborso e che, solitamente, si concordano con la banca che eroga il prestito.

 

La cambiale è un vero e proprio titolo di credito: un documento (che si trova nelle tabaccherie) contenente l’ordine di pagare una data somma a una scadenza stabilita. Qualora si volesse acquistare un bene, senza essere in possesso della somma necessaria, è possibile firmare una cambiale dove si dichiara che, prima o poi (tra uno, due, tre ecc. mesi) si pagherà. La cambiale, come gli assegni, può essere girata da un creditore a un altro. Se alla scadenza il debito non è saldato, il creditore potrà rivalersi sul bene.

 Chi può richiedere un prestito cambializzato? 

Oggi tutti possono accedere ad un finanziamento cambializzato, dai lavoratori dipendenti ai precari, persino chi è disoccupato.

 

Che garanzie servono?

Solitamente le banche chiedono delle garanzie prima di acconsentire all’erogazione di un prestito. Nel caso dei prestiti cambializzati:

  • I lavoratori autonomi dovranno fornire una copia dell’ultima dichiarazione dei redditi presentata. Per ottenere il finanziamento, sarà poi obbligatorio sottoscrivere un’assicurazione con l’ente erogante. 
  • I lavoratori dipendenti, invece, dovranno presentare l’ultima busta paga percepita e il TFR
  • I disoccupati dovranno invece far intervenire un garante.

 

Importi e durata dei prestiti

Un prestito cambializzato non potrà essere inferiore ai 36 mesi e non potrà superare i 10 anni. Per quanto riguarda gli importi, invece, vanno da un minimo di 1500 euro a una cifra massima di 50.000 euro.

 

Quali sono i vantaggi?

Nel caso in cui ci si trovi in una situazione economica svantaggiata e non si possano presentare garanzie a un istituto di credito per ottenere un finanziamento tradizionale, tornerà utile richiedere un prestito cambializzato, una scelta a cui ricorrono sempre più spesso giovani precari o ex lavoratori dipendenti trovatisi senza lavoro. La possibilità di ottenere liquidità anche non avendo un lavoro può dare un sospiro di sollievo a coloro che si trovano a dover affrontare spese improvvise.

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