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Prestiti, Cdp ne permette la rinegoziazione per 15 miliardi

Cassa depositi e prestiti permetterà di rinegoziare i prestiti pubblici a Regioni, Province e Città metropolitane: ecco i dettagli

/ Redazione
Ven 27 Marzo, 2015
Prestiti a enti pubblici

Cassa depositi e prestiti (Cdp) garantirà a Regioni, Province e Città metropolitane il diritto di rinegoziare i prestiti, per una cifra che va oltre i 15 miliardi di euro. Gli enti pubblici che, dopo aver messo le offerte di IBL Banca a confronto con quelle di Consel, Findomestic e degli altri istituti, hanno richiesto un finanziamento, potranno quindi ridiscuterlo. I prestiti richiesti da queste clienti concernono un ampio raggio di attività, come ad esempio  la ristrutturazione di edifici pubblici.

I comuni non godranno di questa iniziativa

Discorso diverso per enti locali come i Comuni. Essi potranno godere di un programma attraverso il quale i sindaci saranno in grado di chiedere una riduzione del tasso di interesse dei prestiti stipulati con la Cdp. Per mezzo di questo procedimento che il cda della Cassa depositi e prestiti ha approvato, potrà essere investita nella realizzazione di nuovi investimenti una cifra pari a 1,6 miliardi di euro, nell’arco di tre anni. Per quanto concerne le Regioni, potranno essere rinegoziati i prestiti con scadenza di ammortamento pari o successiva al 31 dicembre 2018, che debbano essere saldati per almeno 20 milioni di euro.

L’iniziativa permetterà una riduzione del tasso di interesse medio nei prossimi tre anni, con benefici fino a un miliardo di euro. Gli enti regionali potranno inoltre chiedere variazioni, come la trasformazione da un prestito a tasso variabile in uno a tasso fisso. Province e Città metropolitane potranno invece rinegoziare prestiti ordinari e flessibili, a tasso fisso o variabile, con riduzione dei tassi pari a circa 4,6 miliardi. In questo caso il risparmio si aggirerà sui 600 milioni di euro nel triennio 2015-2018.

Un indubbio vantaggio per gli enti pubblici

Gli enti potranno così non corrispondere le rate relative al 2015 e cambiare il periodo di rimborso del capitale. La proposta di Cdp va senza dubbio a vantaggio non solo di Regioni, Province e Città, ma anche dei cittadini. In tal modo infatti sarà più facile per le istituzioni trovare i fondi destinati a restauri, lavori urbani e ammodernamenti, senza dover aumentare le imposte per avere la liquidità necessaria all’avvio dei progetti.

Un’iniziativa importante quindi, in un ambito come quello dei prestiti che è spesso poco benevolo nei confronti dei contraenti. Ora non resta che vedere quali opere sarà possibile realizzare grazie ai risparmi derivanti dalla rinegoziazione offerta da Cassa depositi e prestiti, ma la sensazione è che ci saranno benefici per tutte le parti.