Parte dalla Toscana la richiesta di una convocazione dell'assemblea nazionale dei delegati rsu delle Province italiane. Tema: il lavoro pubblico. Il coordinamento delle rappresentanze sindacali unitarie delle dieci province toscane ha scritto una lettera indirizzata alla segreterie regionali della Funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil.
Ecco uno stralcio della missiva. "Lo schema di disegno di legge recante disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di Comuni varato dal consiglio dei Ministri il 26 luglio scorso impone una nuova riflessione sia sull’assetto istituzionale da dare all’intero ordinamento delle autonomie locali nel nostro Paese, sia sul ruolo dei servizi pubblici e del lavoro pubblico che a questa importante riforma è connesso".
E ancora. "Dopo la sentenza della Corte Costituzionale ci saremmo aspettati un ripensamento organico e razionale di tutta la materia, da sottoporre al confronto non solo con i soggetti interessati (Enti; soggetti istituzionali; dipendenti) ma, soprattutto, con i cittadini perché, fondamentalmente, è dei loro servizi che, in fin dei conti, si discute. Il diverso assetto delle funzioni, che si intendono distribuire tra i soggetti istituzionali (Regioni, Città Metropolitane, Comuni; Unioni e Fusioni di Comuni), con un graduale superamento della Provincia – ossia dell’ente intermedio, che si assume essere fonte e causa di ogni spreco - è infatti intimamente connesso con i servizi pubblici da garantire ai cittadini, che a tali funzioni sono direttamente collegati. E’ certo che a settembre si aprirà un’importante fase costituente per il nostro Paese e per i suoi cittadini". Da qui la richiesta di convocare un'assemblea nazionale.