Un anno da record, quello appena trascorso, che si è chiuso senza emergenze idriche e con 14,7 milioni di euro in attivo: la cifra più alta mai registrata da Publiacqua. Una buona notizia anche per i cittadini, dato che quasi due terzi degli utili ritorneranno nelle casse dei 50 comuni: risorse preziose, che serviranno a coprire il costo di servizi come asili nido o assistenza alle fasce più deboli. Solo Firenze riceverà 2 milioni di euro.
Publiacqua segna il primato italiano anche negli investimenti che hanno migliorato acquedotti, fogne e depurazione: le centinaia di cantieri aperti hanno garantito, tra l'altro, occupazione a circa 5mila persone.
Tra le priorità per il futuro, su cui Publiacqua si è già attivata, ci sono i lavori sull'emissario in riva sinistra d'Arno, che entro il 2015 intercetterà gli scarichi fognari di 140mila cittadini, che adesso finiscono nel fiume: a quel punto, l'area metropolitana fiorentina sarà la prima depurata al 100%.
"Abbiamo ridotto le perdite di acqua dalle tubature, che sono scese dal 34 al 30% - sottolinea il presidente dell'azienda, Erasmo D'Angelis - è aumentato anche il consumo di acqua del rubinetto del 6%, portando la percentuale di chi beve regolarmente acqua pubblica al 50%".
D'Angelis ha smentito le cifre uscite nelle scorse settimane, che vedrebbero la bolletta fiorentina la più alta d'Italia, mentre secondo i dati Publiacqua si assesta a 240 euro al mese: una cifra ricavata facendo la media matematica tra tutte le utenze.
Per il 2011, l'azienda punta sui fontanelli: i 18 punti che forniscono acqua anche frizzante gratuitamente (140mila litri al mese) si sono rivelati un successo. Così, nei prossimi mesi ne verranno istallati altri 12 e in futuro si prevede di arrivare a 70.