Cultura/ARTICOLO

Quelli della Compagnia al PorticoCon La Febbre dell'Oro di Chaplin

Le attività di casa del cinema diffusa della Regione sono realizzate da Quelli della Compagnia nelle sale di Firenze, Sesto e Scandicci con il Circuito Firenze al Cinema

/ Elisabetta Vagaggini
Sab 1 Febbraio, 2014
La Febbre dell’Oro

Le attività di Quelli della Compagnia - logo che contraddistingue le rassegne al Cinema Odeon - dove si svolge la “50 Giorni di Cinema Internazionale a Firenze” e che ospiterà a breve la “Primavera di Cinema Orientale” - e allo Spazio Alfieri che, dopo un primo periodo disperimentazione, propone nel 2014 una nuova ricca programmazione cinematografica, ripartono nel 2014 con gli eventi orgnaizzati in collaborazione con il Circuito Firenze al Cinema. 

Quelli della Compagnia saranno infatti presenti nelle sale cinematografiche  di Firenze, Sesto  Fiorentino e Scandicci, grazie alla collaborazione con il Circuito Firenze al Cinema, in particolare nelle sale Adriano, Colonna, Fiamma, Fulgor, Marconi, Portico, Principe,  Grotta di Sesto Fiorentino e Cabiria di Scandicci.

 E' proprio da questi cinema che ripartono da febbraio le nuove proposte di Quelli della  Compagnia: il documentario d'autore con la rassegna CinemAdHoc; i grandi e intramontabili  classici del Cinema Ritrovato, in arrivo dalla Cineteca di Bologna; gli appuntamenti dell'Opera lirica sul grande schermo.

"Quelli della Compagnia – ha dichiarato Cristina Scaletti, Assessore alla Cultura della  Regione - è il progetto della Casa del Cinema della Toscana basato sulla collaborazione e  la condivisione della programmazione nelle sale toscane. Una rete di esercizi che uniti si  rafforzano e garantiscono qualità e vitalità alla vita culturale locale. La Regione Toscana  continua ad investire in questo settore, collaborando con gli operatori del cinema per creare  una grande community”.

Il primo appuntamento è lunedì 3 febbraio, alle ore 20.30 al Cinema Portico (Via  Capodimondo, 66) con La febbre dell'oro (The Gold Rush) di Charlie Chaplin, film muto del  1925, in versione originale con sottotitoli in italiano.

Per chi già conosce il film sarà un'occasione imperdibile per godersi il film tornato a nuova  vita; per i più giovani si tratterà di una vera prima visione, dal momento che i film del grande  Chaplin non trovano più spazio nella normale programmazione cinematografica e televisiva.  Ecco cosa scrisse Charlie Chaplin nella sua autobiografia: “"Finalmente ero libero di girare la  mia prima comica per la United Artists, e ansioso di eguagliare il successo del Monello. Per  settimane mi arrovellai nel tentativo di trovare una buona idea (...) Poi, una domenica mattina, mentre ero dai Fairbanks per il week-end, mi misi a guardare, con Douglas, dopo colazione,  delle diapositive stereoscopiche. Alcune erano vedute dell'Alaska e del Klondike; una era del  Chilkoot Pass, con una lunga fila di cercatori che scalavano il monte coperto di ghiaccio,  e una didascalia stampata sul rovescio che descriveva i disagi e le difficoltà affrontati per  superarlo. Pensai che questo era un tema magnifico. (…) È paradossale che nell'elaborazione  di una comica la tragedia stimoli il senso del ridicolo; perché il ridicolo, immagino, è un  atteggiamento di sfida: dobbiamo ridere in faccia alla tragedia, alla sfortuna e alla nostra  impotenza contro le forze della natura, se non vogliamo impazzire”.

E fu così che la maschera, comica e triste, del vagabondo chapliniano, fini sulle montagne  dell'Alaska per raccontare la corsa all'oro dei cercatori di fine '800.