Novità nel panorama Rc Auto: il 9 febbraio è infatti entrata in vigore la negoziazione assistita nel processo civile. Questo strumento ha lo scopo di risolvere le controversie con l’assicurazione che il consumatore ha scelto, dopo aver messo la polizza Direct line a confronto con quelle di Quixa, Genialloyd e delle altre compagnie. Controversie che si verificano nel caso di mancato accordo per il risarcimento dei danni di un incidente stradale. Il procedimento è di grande importanza, in quanto si tratta di un obbligo che impedisce l’accesso diretto al giudice.
Evitare l’accumularsi di processi in tribunale
Il governo ha deciso di istituire questa pratica obbligatoria per evitare che si accumulino i processi nelle aule dei tribunali, in quanto i risarcimenti rc Auto per i danni da incidenti stradali sono tra i primi posti nei contenziosi. Sono tenuti a seguire questa norma i cittadini che abbiano vertenze concernenti incidenti stradali, oppure somme di denaro entro i 50.000 euro. Giunge quindi dal decreto legge il divieto di intentare una causa alla compagnia Rc Auto prima di aver tentato di raggiungere un accordo scritto con la controparte.
Accordo con valore esecutivo
Se le parti raggiungeranno un accordo, esso avrà valore esecutivo in quanto firmato dagli avvocati che redigono una convenzione di negoziazione assistita. Se invece non si dovesse raggiungere un punto di incontro, poiché una delle parti in causa non aderisce all’invito o lo rifiuta entro 30 giorni, sarà possibile andare in tribunale e chiedere il parere del giudice. La negoziazione assistita è quindi un filtro: ci si chiede però se sia più vantaggiosa per gli automobilisti o per gli avvocati, visto che i clienti dovranno pagare di tasca propria la loro parcella. Solo in caso di vittoria della causa infatti non bisognerà pagare il compenso all’avvocato. Infine, non è chiaro se vi saranno aiuti per coloro che non possono permettersi l’avvocato.
Mediazione obbligatoria e conciliazione paritetica
La negoziazione assistita va ad affiancare due pratiche già esistenti: la mediazione obbligatoria e la conciliazione paritetica. La prima sembra ora tornata di attualità dopo essere stata accantonata: esclusa per le cause relative a sinistri stradali, è rimasta valida per altri campi come condominio e successioni ereditarie. La normativa sulla negoziazione ha reso esplicito che i due procedimenti sono incompatibili, e bisogna perciò scegliere quale percorrere.
Per quanto riguarda la concliazione paritetica, essa serve a risolvere liti con le compagnie Rc Auto per risarcimenti non superiori a 15.000 euro, e ha riscosso successo negli anni. A tal proposito è nato un accordo fra l’Ania e alcune associazioni dei consumatori, che permette agli automobilisti di risparmiare tempo e denaro grazie all’intervento di un conciliatore.
Automobilisti contro compagnie
Secondo Fabrizio Premuti, presidente di Konsumer Italia, la negoziazione non aiuterà a trovare un accordo, con la conseguenza che si andrà comunque in tribunale dove gli automobilisti chiederanno qualche centinaio di euro in più, mentre le compagnie rc Auto negheranno l’indennizzo richiesto.