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Regione e imprese toscane insieme contro l'illegalità

Firmato oggi un protocollo d'intesa con le associazioni di categoria per la lotta all'evasione

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013

Imprese e istituzioni toscane unite per combattere l’illegalità e fare squadra contro l’evasione fiscale e la contraffazione. A prevederlo è il protocollo d’intesa firmato questa mattina a Firenze dalla Regione Toscana insieme alle associazioni di categoria: Casartigiani, Cna, Confcommercio, Confersercenti, Confartigianato e Rete Impresa Italia.

La Regione e le associazione si scambieranno informazioni, dati, analisi e ricerche per stanare gli evasori. In forma aggregata e senza riferimenti nominativi: quelli arriveranno dai Comuni, ai quali, nel caso di segnalazioni utili e importanti, rimarrà la metà delle tasse non pagate e recuperate.


“Vogliamo rendere la vita delle imprese più facili e creare un sistema con più semplici adempimenti formali e dove, grazie anche alla telematica, il dialogo tra aziende e istituzioni sia più frequente – sottolinea l’assessore alle finanze e alle riforme della Regione Toscana Riccardo Nencini – saremo inflessibili con chi viola le regole, italiani o stranieri che siano. L'illegalità distorce la concorrenza. Il vantaggio di numerose aziende cinesi a Prato è evidente. L'illegalità danneggia in primo luogo le imprese stesse e sono dunque contento dell'accordo firmato oggi”. 
L'accordo vale per i tributi regionali, come l’Irap, l'imposta sulle attività produttive, oppure l’Irpef o ancora il bollo auto e l’imposta sulle concessioni demaniali.

Perché l’evasione è una piaga che nuoce non solo ai bilanci pubblici ma anche alle aziende che lavorano onestamente, come sottolinea Valter Tamburini, presidente di Cna e portavoce di Rete Imprese italia Toscana. “Ci sono ancora molti evasori totali, sono loro che vanno colpiti. Noi auspichiamo che le entrate recuperate vengano rinvestite nel territorio, che ne ha bisogno”.
L’accordo di stamattina che chiude il quadrato dei protocolli promossi dalla Regione contro l’illegalità, che hanno messo in rete i Comuni toscani, l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza.