Le difficoltà legate alla paralisi dei mercati che, da anni, attanaglia famiglie e PMI, si ripercuote inevitabilmente anche sul comparto crediti. Ottenere un finanziamento è diventato complicato, le domande accolte dagli istituti si attestano in diminuzione e porre i prestiti migliori a confronto è diventata una risorsa fondamentale nelle mani dei risprmiatori che, in questo modo, possono fare fronte a una situazione paticolarmente complicata.
La Giunta regionale toscana ha approvato il regolamento per l’attuazione del piano per il microcredito a sostegno delle aziende. Il documento si chiama “Interventi di sostegno finanziario per l’inclusione sociale e la lotta alla povertà”, ed è inserito nella legge finanziaria regionale. Il progetto prevede l'erogazione di prestiti alle imprese, ed è riservato agli operatori del terzo settore.
La concessione di questo finanziamento comporterà un esborso iniziale di circa 5 milioni di euro e richiederà la valutazione delle richieste di microcredito da parte di un’apposita commissione. Per riceverne l’assegnazione, le aziende interessate dovranno presentare dei progetti completi di tutti i dati relativi alla tipologia di attività che intendono svolgere, gli altri soggetti coinvolti e il loro grado di partecipazione, nonché le proprie precedenti esperienze in attività analoghe, o comunque di rilievo sociale.
Uno dei rischi in cui si potrebbe incorrere in questa sfortunata fase congiunturale è quello diinsolvenza. A questo proposito Salvatore Allocca, assessore al Welfare, ha dichiarato: “I centri di ascolto non dovranno limitarsi alla gestione dell’eventuale insoluto da parte di chi riceverà il prestito e non sarà in grado di restituirlo, ma avranno anche il compito di accompagnare e stare vicini a queste persone col compito di favorirne la responsabilizzazione rispetto all’utilizzo del denaro”.
La dichiarazione dell’assessore Allocca lascia intendere quanto la Regione voglia puntare su questo tipo di microcredito, nonostante i rischi. Una teoria confermata anche dall’intervento del Presidente Rossi, che spiega: “Questo progetto non si limita ad un’erogazione economica, ma si traduce anche in vicinanza e assistenza alle persone per uscire dalla condizione di difficoltà. Le aiuta a non sentirsi sole”.