Attualità/ARTICOLO

Registri per nozze gay I sindaci toscani contro Alfano

Arriva anche la solidarietà del Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi

/ Redazione
Mer 8 Ottobre, 2014
Nozze gay

“Conta più una sentenza del tribunale che una circolare del ministro”. Lo ha detto ieri a Radio24, Emilio Bonfazi, sindaco di Grosseto, città dove una sentenza ha imposto la registrazione di un matrimonio gay contratto all'estero, dopo le parole del ministro dell’Interno Angelino Alfano contro i registri per le nozze tra persone dello stesso sesso. “Se il ministro voleva fare una cosa fatta bene, visto che è ministro e non passa lì per caso, doveva impegnarsi perché il Parlamento si impegnasse ad approvare una legge in un senso o nell'altro – ha aggiunto Bonifazi. Il ministro, con la circolare, non ci fa niente e non ci fa niente nemmeno il prefetto. Chi interpreta le leggi è il potere giudiziario, questa è solo un'ingerenza nella vita del comune o un contrasto nei confronti della magistratura”.

Anche il presidente di Anci Toscana, Sara Biagiotti, sindaco di Sesto Fiorentino, ha espresso la sua posizione al riguardo: “Ribadisco la necessità di uno stato laico, capace di garantire i diritti civili, senza fare cittadini di serie A o di serie B – ha detto Biagiotti. Noi ci adegueremo alla normativa dello Stato, ma voglio sottolineare il valore dei diritti civili che sono molto sentiti dalla popolazione”. Sulla vicenda è intervenuto in serata anche il sindaco di Firenze, Dario Nardella: “Ci mancava solo lo scontro prefetti-sindaci su unioni gay – ha scritto Nardella sul suo profilo Twitter. Ciò conferma necessità di una legge moderna su unioni civili subito!

“E bravi i sindaci che sulle #nozze #gay resistono contro la circolare del ministro Alfano”. Lo ha scritto ieri in un post su Facebook il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, dopo la circolare del ministro dell’Interno Alfano che impone ai sindaci il divieto di trascrivere le nozze celebrate all’estero da coppie omosessuali e dopo la reazione anche da parte dei sindaci della Toscana. “La Toscana – ha scritto Rossi - è fatta così sulle questioni di principio non si va contro la legge ma neppure si deroga. Eterologa, nozze gay e altro ancora: la #Toscana è davvero una regione speciale”.